Università di Catania

Scuola Superiore: lectio magistralis di Jean-Marie Lehn, premio Nobel per la chimica

Premio Nobel per la chimica nel 1987, a Lehn si deve la scoperta dei criptandi e la fondazione della chimica supramolecolare.

L’evento si terrà l’11 settembre alle ore 20.30, quando, presso l’Anfiteatro di Villa Sanseverio, storica sede della Scuola Superiore di Catania, in seguito ai saluti del Magnifico Rettore Francesco Basile e del Presidente della SSC Francesco Priolo, il premio Nobel per la chimica Jean-Marie Lehn terrà una lezione dal titolo “Steps Towards Life: Chemistry!“.

Per ottenere informazioni sull’evento è possibile inviare una mail all’indirizzo della Scuola Superiore ssc@unict.it, mentre sul sito, come si legge sulla locandina dell’evento, sarà disponibile la trasmissione in streaming.

Nato nel 1939, Jean-Marie Lehn si è laureato in chimica organica all’Università di Strasburgo nel 1960. Nel 1963 ha conseguito il Ph.D. e ha cominciato a lavorare nel laboratorio diretto da Robert Burns Woodward ad Harvard, dove si occupò di sintesi organica, salvo poi ritornare a Strasburgo, dove si dedicò alla chimica fisica.

Nel 1968 riuscì a sintetizzare i criptandi, molecole in grado di “catturare” ioni, acquistando in tal modo nuove caratteristiche chimico-fisiche. Dal 1970, Lehn è professore di Chimica all’Università Louis Pasteur di Strasburgo e dal 1979 ha inoltre assunto la cattedra di Chimica delle interazioni molecolari al Collège de France di Parigi.

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Grazie alla scoperta dei criptandi e al lavoro di sintesi per i composti organici a basso peso molecolare e dalle speciali proprietà, assieme a Charles J. Pedersen e Donald J. Cram, nel 1987 Lehn ha ricevuto il premio nobel per la chimica. La motivazione ufficiale è stata: “Per lo sviluppo e l’uso di molecole con interazioni strutturali specifiche ad alta selettività”.

A Lehn e al suo lavoro, infine, si deve la fondazione di un’importante branca della chimica, la cosiddetta chimica supramolecolare, che si occupa di entità complesse che risultano dall’associazione di due o più specie chimiche tenute insieme da legami intramolecolari non covalenti.