Una doppia cerimonia di laurea, una gioia al quadrato, quella che coinvolge la neodottoressa Francesca Pecora, 23enne di Cosenza con la sindrome di Down, e la madre Loredana Ambrosio, che ha conseguito il titolo assieme alla figlia.
Le due, da poco laureatesi in Comunicazione e Dams all’Universitร della Calabria, seguite dal sociologo Ciro Tarantino, hanno scritto e discusso una tesi in Teoria delle relazioni sociali dal titolo “Critica della predestinazione sociale, l’esperienza di una madre e di una figlia“, analizzando secondo un doppio punto di vista il percorso di studi di Francesca.
Madre e figlia sono state premiate dal rettore dellโateneo Gino Crisci, che ha loro consegnato una pergamena ricordo โa testimonianza โ si legge nella motivazione โ che impegno e determinazione portano oltre ogni apparente limiteโ.
Sono tante le salite che Francesca ha dovuto percorrere per arrivare a questo traguardo, ma a ogni passo sua madre era accanto a lei, seguendola nelle sue ambizioni. La stessa scelta di iscriversi allโuniversitร , da parte di Loredana, รจ stata presa quando la figlia veniva iscritta alle elementari, ma giร allora si era decisa ad aspettarla, per riservarsi la possibilitร di iscriversi insieme quando sarebbe arrivato il momento di prendere la decisione.
Poi gli anni della maturazione, della crescita intellettuale, del motivarsi a vicenda con la madre, fino alla richiesta di tesi da parte di Loredana, che ha permesso al relatore di scoprire la relazione filiale tra le due, portandolo a proporre un duplice percorso di ricerca, autonomo ma complementare, in cui si incontrassero le esperienze di entrambe.
Una volta venuti a conoscenza della sua esperienza, molti genitori hanno contattato Loredana per scambiarsi le proprie storie. โIo e Francesca abbiamo deciso di andare avanti, accettando i rischi โ si legge in unโintervista rilasciata da Loredana per LaRepubblica.it – Le ho sempre detto tutto e le ho spiegato che avrebbe dovuto affrontare ostacoli e difficoltร , dai voti bassi alle ingiustizie. Dobbiamo proteggere i nostri figli, ma non possiamo evitar loro tutti i dispiaceri. E io per Francesca non voglio finzioniโ.