Diminuire il numero di pratiche. Così il Ministero della Salute e il Miur hanno deciso di modificare la legge Lorenzin, che prevede l’obbligo dei vaccini per iscriversi a scuola, ma che portava i genitori a presentare dei documenti all’Asl sulla vaccinazione dei propri figli entro la scadenza (che doveva essere il 10 luglio, quest’anno), rischiando ritardi – ed un’eventuale mancata iscrizione – a causa del troppo carico di lavoro per gli uffici.
Come riporta un comunicato sul sito ufficiale del Ministero della Salute, i due nuovi ministri della Salute e dell’Istruzione, rispettivamente la ministra Giulia Grillo e il ministro Marco Bussetti sono intervenuti con una circolare, in vista dell’imminente scadenza del noto termine del 10 luglio, per promuovere le seguenti semplificazioni:
- per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione, resta valida la documentazione già presentata per l’anno scolastico 2017-2018, se il minore non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami;
- per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6 -16 anni) può essere presentata una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione.
Solo nell’ultimo caso (i minori da 0 a 6 anni), i genitori sono tenuti a presentare, per l’iscrizione dei figli, un’autocertificazione.
Un’altra novità è la costituzione dell’Anagrafe nazionale vaccini, indispensabile per semplificare la vita delle famiglie ed evitare inutili e onerose certificazioni anche nei casi di cambio di residenza e consentirà di monitorare i programmi vaccinali, di conoscere le ragioni delle mancate vaccinazioni e di misurare progressi e criticità del sistema.