L'indagine prende in considerazione i dottori in filosofia del Dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania nel 2017 e come si sono inseriti nel mercato del lavoro dopo la laurea di primo livello.
Al di là dei soliti luoghi comuni sugli studenti di filosofia, qual è la realtà dei fatti dopo la laurea? A livello nazionale, circa il 32,60% (dei 1.546 dottori in filosofia intervistati da Almalaurea) lavora dopo una laurea di primo livello, in media all’età di 25 anni, disperdendosi tra settore pubblico (13,30%), privato (76,60%) e no profit (9,70%).
Ma i numeri cambiano se ci concentriamo solo sulla laurea triennale in Filosofia del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania. Dei 47 dottori in filosofia, i 33 intervistati, in media, conseguono la laurea di primo livello a 26 anni con un voto in media di 102,3 su 110 e lode (più basso di 4,9 punti rispetto alla media nazionale). Dopo la laurea, solo il 27,30% lavora. Queste percentuali posso apparire piuttosto basse, ma dobbiamo considerare che si tratta di una laurea di primo livello e che il 78,80% prosegue con un corso magistrale, aumentando la probabilità di trovare un lavoro. Infatti, dopo i “3+2” il 38,20% dei 34 laureati di Scienze filosofiche lavora.
Ritornando sulla laurea di primo livello in filosofia al Disum, il tempo di ingresso nel mercato del lavoro è in media di 0,4 mesi, meno quindi rispetto alla media nazionale che registra 2 mesi. Probabilmente è uno dei dati positivi che il corso di laurea triennale in Filosofia può registrare: si cerca forse di recuperare il tempo impiegato per il conseguimento della laurea, che ammonta in media a 5,2 anni.
Rispetto alle percentuali nazionali, il 27,30%, degli intervistati sembra non essere interessato a settori d’attività no profit; pare che i settori verso cui si dirigono più facilmente siano quello pubblico (11,10%) e quello privato (88,90%). In particolar modo, sembra che la figura del filosofo sia orientato a lavorare in azienda, mettendo da parte il ruolo dell’insegnamento. Inoltre, la media della retribuzione mensile netta è di 515€ per i laureati in Filosofia a Catania: si tratta di un dato che va confrontato con quello nazionale dei laureati alla triennale (707€) ma anche con quello dei laureati al corso magistrale dell’Ateneo catanese (875€).
Il miglioramento sul posto di lavoro dei laureati alla triennale non è valutabile, eppure a livello nazionale vi è un miglioramento nelle competenze professionali del 59,60%. Analogo miglioramento nelle competenze professionali lo si nota dopo il conseguimento della magistrale in filosofia nell’Ateneo catanese (66,70%). Bassa anche la percentuale dell’utilizzo delle competenze acquisite durante il corso: in misura elevata, i dottori in filosofia del nostro Ateneo hanno utilizzato il 22,20% delle competenze universitarie (percentuale maggiore rispetto a quella nazionale che registra il 14,10%).
I dati forniti da Almalaurea restituiscono il profilo dei laureati in Filosofia all’Università di Catania, soprattutto in questo preciso momento storico: sebbene il lavoro possa essere precario e la figura del filosofo possa essere sottovalutata, i laureati scelgono sempre più spesso un’occupazione nel mondo aziendale e commerciale.
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