Giorgio Bassani, nato a Bologna nel 1916 ma originario di Ferrara fu poeta, scrittore e giornalista italiano. Vincitore del Premio Strega divenne famoso, in Italia, con la pubblicazione de “Il giardino dei Finzi-Contini”, romanzo di formazione con il quale l’autore ripercorre gli anni della Seconda Guerra Mondiale e le prime esperienze amorose.
“È uno dei giovani scrittori più interessanti, come stile e come problematica morale: il suo ambiente è la borghesia ebraica di Ferrara, negli anni del fascismo e del dopoguerra”, così lo presentò Italo Calvino al traduttore russo Lev Veršinin, nel 1958. Venne apprezzato ed elogiato da molti suoi contemparenei, come il già citato Calvino ma anche Montale e l’amico Gadda. Bassani fu anche direttore della collana feltrinelliana la “Biblioteca di letteratura” nella quale pubblicò “Il Dottor Zivago” di Pasternak e “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. Negli stessi anni vinse il Premio Strega con la raccolta di racconti, Cinque storie ferraresi. Qualche anno dopo scrisse uno dei romanzi più belli sull’omosessualità: Gli occhiali d’oro.
Ormai, il ferrarese era uno degli scrittori più affermati e lo divenne ancora di più quando, nel 1962, scrisse e pubblicò “Il giardino dei Finzi-Contini”, che racconta la vita della famiglia Magrini ai tempi delle leggi razziali. Infine, negli ultimi anni, il rapporto lavorativo con Feltrinelli si complicò perché il romanziere continuò a pubblicare con Einaudi: venne accusato di spionaggio editoriale nei confronti della casa milanese. Pur vincendo la causa, in tribunale, la rottura fu irreversibile. Dopo un periodo di malattia, nel 2000, Giorgio Bassani muore a Roma. Purtroppo oggi difficilmente viene studiato, letto ed analizzato nelle scuole e a volte anche nelle università, ma Bassani rimarrà una delle figure intelletuali più importanti della nostra Penisola.