Il Qs World University Rankings, classifica mondiale riguardante le università, ha rilevato una crescita qualitativa di molti atenei italiani. Quest’anno sono trenta le università in classifica e per ben ventuno di queste è stato notato un miglioramento, invece nove peggiorano. L’Italia, per numero di atenei considerati, si classifica al quarto posto. Mentre per i top 200 le università italiane sono al settimo posto nel continente, a pari merito con il Belgio. Prima di noi: Regno Unito, Germania, Olanda, Svizzera, Francia e Svezia.
E tra le università italiane chi conquista la medaglia d’oro? Ormai da quattro stagioni, il primo posto spetta al Politecnico di Milano: passata dal posto n.176, l’anno scorso, al n.156. Rispetto agli ultimi cinque anni ha avanzato di 73 posizioni e 130 negli ultimi dieci anni. Ottimi passi in avanti sono stati fatti dal Politecnico, considerando che i parametri del Quacquarelli Symonds favoriscono i sistemi anglosassoni e che, a livello economico, i finanziamenti del Nordamerica e della Gran Bretagna sono per l’Italia inarrivabili.
Da quando esiste questa classifica, cioè quindici anni, è la miglior posizione per un ateneo italiano. Crescita qualitativa, tra gli altri, anche per: la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa e Scuola Normale Superiore di Pisa, mentre a crollare, di ottanta posizioni, è il Politecnico di Torino.