Catania In Copertina

Partito il Catania Film Fest: “Grande festa dedicata al cinema indipendente”

Si è aperta ieri la settima edizione del Catania Film Fest – Gold Elephant World Awards. Al cinema Lo Po, la prima serata del festival catanese dedicato al cinema indipendente ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, spettatori e soprattutto giovani.

Calorosa accoglienza, ieri sera al cinema Lo Po, per l’apertura e la prima serata della settima edizione del Catania Film Fest – Gold Elephant World Awards. La kermesse cinematografica, ideata e diretta da Cateno Piazza e organizzata da Alfiere Productions, che proseguirà fino a sabato 21 aprile, si riconferma un appuntamento fisso e un fiore all’occhiello per la città di Catania.

I film in concorso quest’anno sono tutti italiani e sono tre: “Senza fiato” di Raffaele Verzillo“Blue Hollywood” di Francesco Gabriele “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi. Nel corso di tutto il festival, però, che si svolgerà tra il cinema Lo Po, il Liceo Artistico Statale “M.M. Lazzaro” e il Ma Catania, verranno proiettati anche 15 cortometraggi “in concorso” in anteprima siciliana.

La prima serata si è aperta con la proiezione del cortometraggio “Sono un supereroe” di Nino Giuffrida. Girato tra Catania e Acireale e con un cast interamente siciliano – composto da Giuf­fri­da stesso, Tiziana Gi­let­to e i piccoli Damiano Leonardi e Rachele Platania alla loro prima esperienza cinematografica – il corto tenta di portare sullo schermo una storia d’impatto e attuale. “L’obiettivo era quello di rappresentare il femminicidio, l’infanticidio e il gioco d’azzardo”, ha dichiaro il regista dopo la proiezione.

Il momento più importante della serata è arrivato, però, con la proiezione del primo film in gara: “Senza fiato” di Raffaele Verzillo, un film indipendente e a basso budget che è riuscito a conquistare il pubblico in sala. Ambientato nella provincia di Caserta, il film non parla come ci si aspetterebbe di camorra ma narra la vita di alcuni individui invischiati in una crisi economica e sociale che, in questo momento storico, non lascia scampo a molti.

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“Si vuole indagare il modo in cui i rapporti personali e sociali cambiano col cambiare delle situazioni economiche. Si tratta di un film a basso budget ma molto complesso esteticamente”, spiega Emanuele Rauco, giornalista e critico cinematografico prima della proiezione. Con un cast d’eccellenza (Francesca Neri, Fortunato Cerlino, Antonia Truppo, Antonio Friello, Chiara Baffi, Giuliana Vigogna, Nicola Di Pinto e Antonio Milo) e un tipo di narrazione che strizza l’occhio al neorealismo, quello di Verzillo è infatti un film di qualità che parla di e a un’intera generazione.

In un mondo in bianco e nero, che ci ricorda la fotografia di “Nebraska” di Alexander Payne e che ci restituisce un’immagine asettica, pulita e mai aggressiva, la camera si concentra sui volti e sulle storie dei protagonisti, le cui vite s’intrecciano e annaspano quotidianamente nei problemi del nostro tempo: precariato, disoccupazione, fuga dei cervelli, alcolismo, stupro, suicidio. Senza mai risultare banale e scadere in meri compiacimenti o eccessi, si tratta di una storia vera che lascia tutti – i giovani che affollavano la sala in particolare – senza fiato.

Un’altra grande occasione, quella di ieri e dei prossimi giorni, per la città di Catania di continuare a crescere culturalmente e di permettere ai propri cittadini di respirare un clima estremamente stimolante. “Avere a Catania un festival di questo genere è importante, qualcosa sta succedendo” – spiega Cateno Piazza, direttore artistico del festival che, ai microfoni di LiveUnict, si dichiara soddisfatto della prima serata“Si tratta di una grande festa dedicata al cinema indipendente. L’obiettivo è quello di dare una possibilità ad autori e attori esordienti, soprattutto italiani perché la cinematografia italiana è viva e sa ancora raccontare l’attualità”.

I prossimi appuntamenti, di nuovo al cinema Lo Po, saranno: stasera giovedì 21 aprile, con la proiezione dei corti “Cecilia’s Affair” di Fabio Fagone e “Anniversary” di Angelica Germanà Bozza e del secondo film in concorso “Blue Hollywood” del regista Francesco Gabriele. Venerdì 21 aprile con il corto “08 giugno ’76” di Gianni Saponara e con l’ultimo film in gara “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi. Nella serata di sabato 21 aprile, invece, si terrà la serata di chiusura e la cerimonia di premiazione presso il Ma di Catania.

La Giuria che quest’anno sceglierà i vincitori sarà composta da una delegazione di studenti liceali e universitari e da una giuria di qualità con la regista Antonietta De Lillo, l’attrice Valentina Lodovini e dal produttore Roberto Cipullo.  Attesissimo anche il film fuori concorso, un omaggio al racconto “Una relazione per un’Accademia” di Franz Kafka, diretto da Antonietta De Lillo.

A proposito dell'autore

Antonietta Bivona

Giornalista pubblicista e direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict. Dopo un dottorato conseguito presso l'Università degli Studi di Catania, è ricercatrice in lingua e letteratura francese. Insegna nei corsi di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell'Università degli Studi di Enna.

📧 a.bivona@liveunict.com