La conferenza tenuta dal politologo Alfio Mastropaolo, cercherà di spiegare agli studenti cosa si intende con l'etichetta "populismo".
“Si fa presto a dire populismo” è il titolo dell’incontro che il politologo Alfio Mastropaolo (Università di Torino) terrà con gli studenti dell’Ateneo di Catania giovedì 12 aprile alle ore 16 nella corte coperta “Dusmet” di palazzo Scannapieco (Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Via Dusmet).
Obiettivo della conferenza è interrogarsi e discutere sui fattori che hanno agevolato la diffusione e il successo di quello che viene chiamato “populismo”.
A partire dagli anni Settanta le nuove formazioni politiche delle democrazie occidentali si sono concentrate su tre temi: la moralità della politica, la fiscalità e l’immigrazione. Dalla fine degli anni Novanta è stato assunto un quarto tema: l’antieuropeismo. Appare chiaro come queste formazioni politiche si presentino come una nuova versione dell’estremismo di destra, grosso modo del fascismo storico. Tuttavia, per ragioni facilmente decifrabili, si è preferito etichettarle come “populisti”.
L’etichetta, per varie ragioni, è abusiva; nonostante ciò, si è diffusa e il populismo si è così materializzato. Sbaglia però chi pensa che in questo modo l’estremismo di destra sia stato emarginato; anzi, se in origine era sorto per dare voce alla protesta delle classi medie, è possibile che proprio l’etichetta di populismo ne abbia facilitato l’espansione verso i ceti popolari.
Ad ogni modo, bisogna sempre tenere in considerazione che l’etichetta “populisti” comprende partiti e movimenti molto diversi tra loro, accomunati da un comune denominatore così dubbio e fin troppo elastico, alcuni dei quali non sono affatto riconducibili all’estremismo di destra.
L’evento rientra nel ciclo “Zammù Spotlight”, il format della webtv e della radio d’Ateneo. L’incontro, gestito dagli studenti della redazione di Radio Zammù, verrà ripreso in video per essere divulgato sul canale YouTube di Zammù TV.
Professore emerito dell’Università di Torino, Alfio Mastropaolo ha diretto il dipartimento di Studi politici ed è stato coordinatore della scuola di dottorato in Scienza politica e Relazioni internazionali dello stesso ateneo. Membro del comitato editoriale di “Teoria politica” e della redazione di “Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali”, nonché dei comitati scientifici di “Raisons Politiques”, “Rivista italiana di scienza politica”, “Politix” e corrispondente per l’Italia di “Sciences de la societé”, è stato anche co-editor della collana di politica comparata di Oxford University Press. Dal 1999 al 2003 è stato segretario generale per l’Italia dell’Università italo-francese e ha fatto parte del comitato esecutivo dello “European Consortium of Political Research”.
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