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No Profit Challange: l’app che unisce volontari e organizzazioni

No Profit Challange è un progetto ambizioso, finanziato tra 30 altri progetti su oltre 1000 presentati sul bando “Il Sud che partecipa” della Fondazione con il Sud: https://noprofitchallenge.org/it/

Il progetto viene ideato da Giosef Italy – Giovani Senza Frontiere e raccoglie in partenariato Arci Sicilia, Ariciragazzi Sicilia, CGIL Sicilia, Forum del Terzo Settore Sicilia, CESVOP Centro di Servizi per il volontariato di Palermo e ANCI Sicilia.

Il progetto è un chiaro esempio d’innovazione digitale che guarda al sociale e alle sfide del settore più in crescita nel nostro Paese. No Profit Challenge è un’app, già disponibile gratuitamente su Playstore, luogo virtuale in cui si facilita l’incontro di persone che partecipano ad attività di volontariato con organizzazioni ed associazioni che operano nel mondo del terzo settore. Grazie a questo strumento si aiuterà il mondo del no profit, creando nuove reti associative e coinvolgendo tantissimi volontari che vogliono aiutare le organizzazioni. Giovani, studenti e cittadini in generale che voglio offrire il proprio tempo e le proprie competenze per la comunità in attività di volontariato entrano in contatto con organizzazioni no profit e scoprono dove offrire il proprio aiuto.

L’organizzazione pubblica la “domanda di aiuto” e l’utente la sua “offerta di aiuto” ricevendo una notifica automatica del matching con i dati sulla prestazione da fornire A prestazione terminata, organizzazione e volontario rilasciano reciproci feedback Ricevuto il feedback, l’account del volontario si aggiorna con uno storico di tutte le esperienze accumulate, filtrabili per localizzazione e settore d’intervento.

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Gli obiettivi del progetto sono quelli di aumentare la visibilità di ONP e Volontari e diffondere le opportunità di volontariato, rendere il volontariato accessibile e appetibile soprattutto tra le fasce giovanili, così da incoraggiarne la partecipazione, incentivare il processo di riconoscimento delle figure di Youth e Social Worker attraverso un sistema di verificabilità e certificazione delle competenze acquisite colmando il “gap di partecipazione” nel Mezzogiorno.