Il Catania impatta dentro casa contro il Cosenza e perde altri due punti dalla capolista Lecce: subito testa al Monopoli, poi sosta forzata.
Il Massimino non è più la roccaforte del Catania: è difficile e quasi impensabile, dato un pubblico da altri palcoscenici, ma purtroppo ad oggi la realtà dei fatti è proprio questa. Nelle ultime tre gare interne, infatti, sono arrivate tra le mura amiche una sconfitta, una vittoria sofferta contro la Virtus Francavilla ed il pareggio odierno, che non può che non far sorridere amaro i tanti tifosi accorsi quest’oggi all’ex Cibali.
Oro colato per il Lecce che invece, per merito o fortuna in qualche caso, se la gode ancor di più da capolista, dopo aver espugnato il campo del Bisceglie nella partita dello scorso venerdì, vinta sul finale di gara grazie ad un goal del capocannoniere del girone Saraniti.
Catania entrato impacciato in campo, messo subito alle corde da un uno-due micidiale dei calabresi, abili a sfruttare le incursioni centrali di Mungo che hanno portato prima al vantaggio con un tiro da fuori e poi al raddoppio di Palmieri su calcio di punizione, conquistato dallo stesso Mungo; non preciso quest’oggi il portierone rossazzurro Pisseri che, soprattutto nella seconda rete, non è di certo esente da colpe. Il Catania reagisce e costruisce diverse palle da goal, andando prima in goal con un ritrovato Barisic, il migliore dei suoi quest’oggi, e poi nel finale di gara col giovane Manneh, che ha distrutto il muro invalicabile creato fino a quel momento da un monumentale Saracco.
Con il Lecce a +6 punti, il Catania ha perso una buona occasione per rimanere attaccato al treno della capolista, con una vittoria che sarebbe risultata alquanto necessaria. Rossazzurri che adesso faranno visita al Monopoli, prima di andare in pausa forzata e tornare a marzo sul terreno del Massimino, nel derby contro il Siracusa.
PAGELLE
PISSERI 5: brutto l’errore sul secondo goal subito, si lascia sorprendere da una punizione tutt’altro che imparabile; recupera qualche punto su altre azioni scomode create dal Cosenza, ma quest’oggi la macchia resta.
RIZZO 5: tra i peggiori in campo in assoluto, passeggia per buona parte della gara, perdendo palloni e commettendo falli abbastanza inutili, come ad esempio nel finale di gara.
MAZZARANI 5: il Massimino pare proprio non piacergli e, rispetto alle gare esterne, sembra il solito fantasma schierato in campo. Bruttissima la palla persa dal centrocampista romano in occasione del primo goal.
LODI 5: voto negativo anche per il leader rossazzurro, gioca una partita piuttosto nervosa e sbaglia anche i passaggi che per lui sono catalogati nella normale ed elementare amministrazione. Non riesce ad incidere con i suoi passaggi, giornata decisamente no.
BARISIC 7: schierato quasi a sorpresa nell’undici titolare, dimostra grande personalità e voglia di fare. Al di là del goal che riapre la partita, lo si vede sempre volitivo e intraprendente, non forzando mai la giocata come capitato spesso in passato. Un ritorno che potrebbe costituire un acquisto interno da non sottovalutare.
CURIALE 5: ancora una prestazione opaca per il capocannoniere rossazzurro, spesso nascosto tra le linee dei tre difensori centrali del Cosenza. Non riesce mai a farsi trovare sul raggio d’azione per tentare qualche conclusione.
MARCHESE 5: entra nel secondo tempo…lasciando praticamente i suoi in 10 uomini; Lucarelli lo fa entrare per sfruttare i suoi cross, ma tutto quello che tocca si trasforma in disastro. Non riesce a coadiuvare lo scatenato Manneh in fascia e ogni suo traversone diventa rimessa dal fondo per gli avversari.
MANNEH 7: che voglia e che grinta da parte del ragazzo scuola Catania, mette subito la freccia e diventa imprendibile per gli avversari sulla sinistra. Sigilla pure il goal del pareggio, guadagnandosi complimenti e abbraccia da parte dei suoi compagni. Che sia da esempio.
PISSERI 5; BOGDAN 6.5, TEDESCHI 5.5, AYA 5; PORCINO 5.5 (MARCHESE 5), FORNITO 6 (RIPA 6), LODI 5, RIZZO 5, BARISIC 7 (BRODIC 5.5); MAZZARANI 5 (MANNEH 7), CURIALE 5 (DI GRAZIA 6). ALL. C. LUCARELLI 5
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