Dalla derisione agli atti di violenza fisica è trascorso giusto un battere di ciglia. È quanto successo ad uno studente di vent’anni di Augusta, picchiato perché gay. Dopo essere stato trasportato all’ospedale Umberto I di Siracusa, è stato immediatamente sottoposto a un lungo intervento chirurgico oculistico, che purtroppo non permetterà al giovane di riacquistare la funzionalità dell’occhio colpito dalle botte.
I carabinieri, intervenuti tempestivamente sul luogo dell’aggressione, hanno accertato tramite le prime indagini che l’autore del terribile gesto di violenza è M.M., augustano di 23 anni che è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali gravissime. Secondo le forze dell’ordine l’aggressore si trovava a bordo della sua auto con un amico quando, avendo notato una comitiva di ragazzi riuniti in una piazza del centro, è sceso dalla macchina e, senza alcun motivo apparente, ha iniziato ad offendere uno dei giovani del gruppo. In seguito si è scagliato verbalmente contro il ventenne. Dall’attacco verbale, è passato a colpire il viso dello studente con degli schiaffetti per poi passare alle maniere forti, colpendo con violenti pugni il viso del giovane. Pugni talmente forti da danneggiare irreversibilmente le capacità visive del ragazzo.
L’aggressore è stato rintracciato nella stessa piazza in cui aveva attaccato il ventenne. I carabinieri lo hanno prontamente arrestato e condotto nel carcere di Siracusa. Adesso le forze dell’ordine continuano le indagini sul passato di M.M. per comprendere se si fosse già macchiato di episodi di violenza e intolleranza, anche nei confronti di ragazzi che magari non hanno mai avuto il coraggio di denunciare atti di bullismo o violenza attuati nei loro confronti.
Chiare le parole di denuncia di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che alla Repubblica dichiara che M.M. ha aggredito il suo coetano “a calci e pugni perché gay”. Marrazzo, responsabile del numero verde “Gay help line”, prosegue il suo comunicato ringraziando le forze dell’ordine per il pronto intervento ad Augusta e ricordando che “quanto accaduto è purtroppo solo uno dei tanti casi che rileviamo con il nostro numero verde, oltre 20mila episodi ogni anno in tutta Italia“. Inoltre il portavoce di Gay Center aggiunge un appello al governo, “perché servono subito azioni concrete contro l’omofobia. Purtroppo, dopo la campagna dell’ex ministra Carfagna, sul fronte dell’omofobia non si è fatto molto. Anche se l’approvazione della legge sulle unioni civili ha cambiato la società, c’è ancora bisogno di interventi a contrasto dell’omofobia e di sostegno alle vittime. Alla politica rilanciamo l’importanza che la legge contro l’omofobia sia presente nei programmi di tutti gli schieramenti”.