Gli studenti di Ingegneria edile – architettura di Catania collaborano con i residenti del quartiere Nesima per migliorare le palazzine di edilizia popolare. Un progetto innovativo che mira a migliorare concretamente la qualità della vita degli abitanti del quartiere catanese.
Il mondo accademico si mette al servizio della vita di quartiere con il progetto universitario “Riqualifica il quartiere” che punta a migliorare la qualità della vita per i residenti del quartiere Nesima di Catania. Mirano a ciò gli studenti di Ingegneria edile-architettura dell’Università degli Studi di Catania. I futuri ingegneri impegnati in questo progetto di riqualificazione edilizia hanno avviato la fase progettuale di un piano che, almeno sulla carta, intende apportare degli interventi migliorativi alle palazzine di edilizia popolare del quartiere in questione.
Come spiega Claudio Chiarenza a Sudpress, gli studenti hanno pensato di coinvolgere fin dalle prime battute gli abitanti dell’area, diffondendo un questionario di trenta domande con il fine di comprendere in che termini possono essere migliorate le abitazioni degli stessi. “Siamo partiti dal coinvolgimento degli abitanti per avere l’input progettuale, e realizzare almeno sulla carta, qualcosa di utile davvero a chi vive in quella zona”, spiega Chiarenza che fa parte di uno dei gruppi di studenti di V anno di Ingegneria edile-architettura di Catania, assieme a Roberta Amico, Maria Grasso, Michele La Noce e Maria Leonardi.
I giovani hanno le idee chiare, “un tecnico da solo non ha davvero idea di ciò che serve a chi vive un luogo. Interventi meno eclatanti, più piccoli, sono spesso maggiormente funzionali ed utili; di solito invece si fa il contrario e non ci si chiede se davvero alcune cose servano alla collettività, senza pensare che quanto progettato solo su carta può non essere utile al cento per cento”. Per questo gli studenti coinvolti nel progetto hanno puntato “sulla metodologia, prima che sul risultato. È importante la partecipazione reale, che oggi viene fatta spesso solo di facciata”. Per questo tramite il questionario stanno cercando di coinvolgere gli abitanti di Nesima. E già emergono i primi risultati. Infatti, “da quanto appreso finora, i cittadini del quartiere si lamentano per la mancanza di spazi di aggregazione e spazi gioco per i bambini; delle condizioni delle strade e dell’illuminazione pubblica che è molto scarsa”.
Il questionario è formato da domande inerenti le condizioni complessive del quartiere. Dai marciapiedi alle infrastrutture, dall’illuminazione agli spazi verdi fino a sondare lo stato delle abitazioni, risalenti alla metà del secolo scorso, le trenta domande puntano alla comprensione di quali siano gli interventi percepiti come utili e necessari da parte dei residenti di Nesima. Lo scopo è quello di creare un progetto d’intervento che migliori la qualità della vita del quartiere attraverso la riqualificazione funzionale, architettonica ed estetica degli elementi urbanistici che lo compongono. Le soluzioni proposte vengono quindi indicate dagli stessi cittadini.
Un vero esempio di democrazia partecipata e un ulteriore manifestazione di come i catanesi, sia studenti che cittadini, siano sensibili alla tematica della riqualificazione urbanistica degli spazi della città, spesso invece lasciati in stato di abbandono da parte della pubblica amministrazione.
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