Quasi 1.200 provvedimenti per la manovra di bilancio del 2018, che avrà un costo di circa ventotto miliardi di euro e coprirà una vasta gamma di punti d’interesse, tra misure che si applicano subito ed altre a decorrere dai prossimi anni.
Tra i provvedimenti più interessanti c’è quello che riguarda l’incontro tra giovani e lavoro. Per favorire le assunzioni stabili, i datori di lavoro godranno dal primo gennaio di uno sgravio del 50% per i primi tre anni di contratto a tutele crescenti (con un tetto massimo di 3mila euro annui). Inoltre è necessario che il lavoratore in precedenza non sia mai stato occupato con un rapporto di lavoro subordinato. Il bonus è valido per gli under 35 nel 2018 e per gli under 30 a decorrere dal 2019.
Lo sgravio sale al 100% se il giovane assunto ha effettuato un apprendistato o l’alternanza scuola-lavoro presso lo stesso datore, nonché per le assunzioni al Sud, dove vale anche per tutti i disoccupati da oltre sei mesi.
Ma i provvedimenti a misura di giovane non finiscono qui, in quanto il governo ha inserito nella manovra misure anti-evasione, riguardanti sgravi sugli affitti per studenti universitari fuori-sede; inoltre è stato confermato per il 2018 e il 2019 il bonus cultura di cui potranno usufruire i neodiciottenni residenti in Italia.
Aiuti anche alle famiglie, che potranno godere per il 2018 di un bonus bebè di 80 € mensili per il primo anno di vita del nascituro, mentre a partire dal 2019 sale a 4.000 euro il tetto di reddito entro il quale i ragazzi lavoratori fino a 24 anni sono considerati ancora fiscalmente a carico della famiglia.
Capitolo scuole e università: previsti dei fondi per la stabilizzazione dei docenti e del personale amministrativo. A tal fine, vengono prorogate di un anno le graduatorie del concorso del 2015. Vittoria, dopo lo sciopero di settembre, per i professori universitari, che vedono lo sbloccarsi dei loro stipendi.
Anche la tematica culturale viene toccata dalla manovra, con un’ampia lista delle risorse dedicate a Musei e fondazioni, da Pompei a Maxxi, nonché fondi per Venezia e Matera 2019 (capitale della cultura). Arriva poi il tax credit per imprese culturali innovative e il credito d’imposta per le librerie, per un importo non superiore a 20mila euro per le librerie “indipendenti” e limitato a 10mila per quelle che non lo sono.
Il pacchetto sport, invece, vale 40 milioni. Tra le nuove norme, spicca quella per tesserare atleti stranieri non in regola con il permesso di soggiorno, mentre sono stanziati fondi per favorire il vivaio di giovani calciatori.
Dopo otto anni di blocco viene rifinanziato anche il contratto del pubblico impiego. L’aumento è di 85 euro, con una tantum di 500 euro, malgrado le trattative siano ancora in corso.
Fondi anche alla lotta alla povertà. Le risorse destinate aumenteranno di 300 milioni per il 2018, di 700 nel 2019 e di 900 milioni nel 2020, così da allargare la base di beneficiari e il beneficio collegato al Reddito di inclusione, che entrerà in vigore a partire dall’anno venturo.
Infine, le pensioni: si allarga a 15 categorie di lavori gravosi il gruppo di chi può accedere all’Ape sociale, l’assegno ponte per la pensione a carico dello Stato, e altrettante sono le categorie risparmiate dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni per il 2019, mentre sono previsti degli anticipi, fino a un massimo di due anni, per le mamme lavoratrici.
Molti altri sarebbero i punti da toccare, dal bonus casa, al superticket, all’industria 4.0, manovra che proroga gli incentivi agli investimenti nel settore, alla web tax, ma in linea di principio queste sono le maggiori novità con cui si chiude la legge di bilancio che scrive la parola fine sulla XVII legislatura. Toccherà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nei prossimi giorni, avviare l’iter conclusivo e sciogliere le Camere.