Chi è in possesso di un iPhone avrà di certo notato come ogni nuovo aggiornamento renda il telefono sempre più lento. Si tratta di una cospirazione della casa madre o c’è dell’altro?
Arriva direttamente dall’Apple la notizia della correlazione tra il deterioramento della batteria e il rallentamento del sistema operativo. Accade se la batteria non è in buone condizioni e quindi non è in grado di sostenere la richiesta di energia da parte del processore. Dai dati inviati dagli utenti sulle performances dei dispositivi è emerso che i giochi e le applicazioni più nuove avevano la tendenza a far spegnere i cellulari più vecchi.
Nel febbraio del 2017, con l’aggiornamento a iOS 10.2.1 Apple ha trovato una soluzione al problema: anziché permettere al processore, sotto richiesta delle nuove app, di prosciugare del tutto la batteria, sarebbe bastato rallentarlo.
L’assenza di comunicazione tra Apple e i suoi utenti ha creato l’illusione che si trattasse di una strategia per sostituire i vecchi dispositivi. A differenza di altri prodotti (come i suoi portatili) non esiste nemmeno un messaggio relativo allo stato di salute della batteria. L’Apple sostiene che ogni batteria mantiene una durata ottimale fino a 500 ricariche, questo si traduce in circa 18 mesi di vita del dispositivo. Questo significa che gli utenti solo dopo il secondo aggiornamento inizieranno a notare un sensibile rallentamento del sistema operativo.
Sostituire la batteria potrebbe essere una soluzione e, secondo alcuni, la Apple dovrebbe dare il via a un programma di sostituzione gratuita per i cellulari più vecchi – idea che farebbe tremare Tim Cook, CEO di Apple.
Quindi, prima di sostituire un “vecchio” iPhone 6S con un modello più costoso, ci si potrebbe chiedere se non sia più conveniente (da un punto di vista economico e ambientale) optare per una nuova batteria e magari riuscire a donare qualche anno in più a un prodotto ancora funzionante.
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