La tradizione del panettone arriva anche in Perù. La percentuale del consumo è più elevata che nel nostro Paese. Ecco la storia e le curiosità sul tipico dolce natalizio italiano.
La leggenda narra che il panettone, dolce natalizio italiano per eccellenza, sia stato ideato da un piccolo dipendente al servizio di Ludovico il Moro, che durante il pranzo di Natale, in seguito a un fortuito evento, presentò questo dolce fino ad allora mai assaporato. Il dolce riscosse molto successo fra gli invitati a pranzo, che lo apprezzarono notevolmente. Da allora venne denominato “pane di Toni”, ossia il “panettone”.
Il panettone è un tipico dolce milanese, avente forma cilindrica e preparato con un impasto contenete acqua, farina, burro, uova, frutta candita, scorza di arancia e cedro e, infine, l’uvetta, elemento caratteristico e tipico di questo dolce.
Fino al 1990 questa prelibatezza culinaria era prodotta artificialmente dai fornai e dai pasticceri, mentre a partire dagli anni 50 del XX secolo iniziò ad incrementare la produzione industriale del panettone, ormai diffuso in tutto il territorio italiano (e non solo) e diventato simbolo del Natale.
Secondo una ricerca condotta da Aidepi (associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) ogni anno, in Italia, vengono prodotti 50 tonnellate di panettone, per un fatturato equivalente a 331 milioni di euro.
Nonostante sia un dolce tipico italiano, il panettone viene consumato maggiormente in Perù, dove nel 1910 vi erano bel oltre 30.000 abitanti italiani che portarono con loro la ricetta originale che, nel corso degli anni, ha subito piccoli variazioni, tanto da arrivare a presentare panettoni farciti con crema, frutti esotici e con funghi canditi.
La ricetta tradizionale italiana, però, resta indubbiamente quella perfetta e alla quale ispirarsi. Fu proprio durante il salone della pasticceria e della panificazione tenutosi a Lima lo scorso giugno, che Conpait (Confederazione dei pasticceri italiani) e Aspan (Associazione dei panificatori del Perù) si accordarono per favorire la conoscenza degli elementi italianai tramite dei corsi tenuti da pasticceri professionisti italiani.
Mentre l’Italia ottiene il primato per la sua ricetta “perfetta”, scende al secondo posto per la percentuale di consumo, elevata in Perù, dove si consuma quotidianamente e non in un solo periodo dell’anno. Già a Rieti è stata promossa un’iniziativa dal nome “Panettone party di Ferragosto” che incentiva il consumo di tale prodotto anche durante gli altri mesi dell’anno.