Aumento delle tasse universitarie per una media di 500 euro.
In un decennio netto, dal 2005-2006 al 2015-2016, la pressione fiscale universitaria è cresciuta del 61 %. Esattamente, parliamo di 474 euro in più a studente, facendo schizzare la la quota media delle tasse universitarie da 775 euro a 1.249. È negli atenei del Nord che si registra la tassazione più onerosa: in media, infatti, 1.501 euro a studente nel 2015-2016. È al Sud, tuttavia, che si totalizza l’incremento più consistente: più 90 % in dieci anni.
Alcuni esempi di tale tendenza arrivano da Lecce, dove le tasse sono più che triplicate. Le tasse sono aumentate per oltre 207 % in dieci anni, equivalente a 633,86 euro. Alla Sapienza di Roma la crescita in dieci anni è stata di 702 euro: più 111 %. L’aumento alla Statale di Milano ha toccato, invece, 510 euro: più 45 %. Firenze è l’unica università italiana con la tassazione in calo nel decennio (-7,45 %).
I dati, diffusi dal Miur e raccolti in un dossier dalll’Unione degli Universitari, rivelano che tra l’anno accademico 2008-2009 e il 2009-2010 il valore della tassa media subì un incremento senza precedenti, per raggiungere un picco più alto nel 2015-2016.