Un obiettivo ambizioso quello del nuovo progetto del Centro di Oncologia ed Ematologia sperimentale dell’azienda ospedaliero universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania (Coes). I locali sono stati inaugurati ieri mattina, ma il centro è già attivo da circa un mese. A dirigere, il prof. Paolo Vigneri, associato di Oncologia medica nel dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Catania ed è collocato all’interno del dipartimento di Oncologia del Policlinico.
“Il centro – ha spiegato Vigneri – nasce perché circa due anni fa l’associazione Alleanza contro il cancro, che riunisce gli Istituti di Ricovero e Cura a Carat¬tere scientifico (Irccs) oncologici di tutta Italia, ha lanciato un programma nazionale mirato allo studio delle caratterizzazioni delle alterazioni genetiche dei tumori”. “Da più di 5 anni, infatti, più del 50% dei farmaci antitumorali immessi sul mercato sono biologici, cioè riconoscono alterazioni genetiche specifiche. Si tratta di farmaci importantissimi, molto costosi e a volte tossici. Proprio per questo devono essere prescritti con molta attenzione e solo dopo attenta caratterizzazione di tali alterazioni”.
Il programma di Alleanza contro il cancro è stato supportato è finanziato dal Ministero della Salute ed è stato esteso a tutti i 17 Irccs oncologici nazionali, di cui purtroppo la Sicilia è ancora sprovvista. “Per rimediare a questo limite -ha continuato Vigneri-, l’assessorato ragionale alla Sanità ha deciso di finanziare due centri a Catania e a Palermo, che serviranno rispettivamente i malati della Sicilia Orientale e Occidentale. Perché il cancro non discrimina i malati in base alla loro localizzazione geografica”.
I due Coes saranno molto utili quindi sia per i pazienti siciliani, sia per la sanità pubblica, ma permetteranno anche un importante risparmio sulla spesa sanitaria pubblica, in quanto grazie alle attività che si terranno al suo interno saranno subito individuati i corretti farmaci biologici da prescrivere.
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al prof. Vigneri, sono intervenuti il rettore Francesco Basile, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania Fortunato Parisi, il presidente di Alleanza contro il Cancro Ruggero De Maria, il direttore generale del Ministero della Salute Giovanni Leonardi e il direttore generale del Policlinico di Catania Salvatore Paolo Cantaro.
“Si tratta di un centro altamente specializzato -ha affermato il rettore Basile-. Ringrazio il prof. Vigneri, l’azienda Policlinico e tutte le istituzioni che si sono oggi riunite per inaugurare una struttura che darà nuove speranze ai malati di tumore”.“La diagnostica molecolare avanzata è una disciplina molto complessa -ha continuato Basile-, che prevede un difficile lavoro di studio, di ricerca e di applicazione clinica. A livello internazionale si è riuscito a portare avanti la ricerca a tal punto da avere un riscontro clinico evidente, che va messo in pratica nonostante gli alti costi per le istituzioni pubbliche. Per abbattere tali costi è necessario fare rete, cercando di avviare una terapia di precisione anche per i malati oncologici”.
“Il risvolto per l’Università è importante -ha concluso Basile-, non solo per l’elevata qualità della ricerca e per la ricaduta assistenziale che questo centro può avere, ma anche per la ricaduta sulla didattica. Dobbiamo insegnare ai giovani che dallo studio e dalla ricerca nascono i percorsi che portano alla guarigione del paziente. Soprattutto nel campo oncoematologico, infatti, esiste una correlazione molto stretta tra ricerca, didattica e livello assistenziale”.