Nella Giornata mondiale del turismo non si può non fare un bilancio sull’eccezionale stagione estiva che sta per concludersi e che ha portato nella nostra regione milioni di visitatori italiani e stranieri.
L’estate 2017 ha fatto segnalare numeri da record per quanto riguarda le presenze turistiche sull’Isola, con un incremento degli arrivi straordinario, specialmente per quanto riguarda i turisti italiani. Complici un patrimonio artistico e naturalistico unici al mondo, non a caso la Sicilia ospita il 20% dei siti patrimonio dell’umanità sul territorio nazionale, un clima invidiabile, dei prezzi competitivi, l’Isola si è piazzata al primo posto delle mete estive preferite dagli italiani per la stagione 2017, battendo persino la giovanissima e ambita Ibiza con un incremento del 39%.
Le ragioni di questo straordinario successo della terra del sole e del mare non sono affatto oscure: la Sicilia piace e non potrebbe essere altrimenti. I turisti ne apprezzano senza dubbio l’arte e la storia che permeano ogni vicolo o sito archeologico, ne amano le spiagge e il mare cristallino, si crogiolano sotto il bollente sole estivo, mentre degustano arancini, cannoli, granite e leccornie senza pari. Eppure il decisivo incremento registrato non è forse solo riconducibile alle innegabili e eccezionali ricchezze del territorio, ma sono probabilmente i segno di una Sicilia che si muove e non resta più a guardare.
Decisivo, in tal senso, l’incremento dei collegamenti con l’Isola, conseguenza degli investimenti e delle migliorie prodotte sui principali scali aeroportuali dell’isola, primo fra tutti Fontanarossa che durante l’estate ha fatto segnalare numeri record di arrivi. Il merito va poi anche a un’eccezionale promozione del territorio, favorita dal proliferare di siti web turistici e servizi online dedicati alle recensioni personali di luoghi e strutture ricettive e alberghiere. Non si può ignorare, infine, anche il fattore costi, elemento fondamentale per quanti decidono di prenotare una vacanza. La Sicilia, infatti, è spesso inserita tra le mete favorite dai turisti per i prezzi più convenienti rispetto ad altre mete d’interesse turistico in Italia.
Che la Sicilia abbia tutte le carte in regola per fare del turismo la sua prima fonte di sostentamento è una verità ormai sfatata, che non si può quasi più sentire. È vero, infatti, che le potenzialità esistono e sono illimitate; è anche vero che qualche passo avanti è stato fatto. Eppure sono ancora troppe le criticità che devono essere affrontate e che impediscono alla nostra regione di essere definitivamente una punta di diamante del turismo in Italia.
Prima fra tutti la questione dei trasporti: non è concepibile, in effetti, che una regione così vasta e ricca di risorse continui ad avere un servizio di trasporti pubblici inadeguato, contraddistinto da lunghe attese, veicoli datati e inefficienze. Alla questione dei trasporti si somma inevitabilmente anche quella delle infrastrutture, che vede una situazione preoccupante della viabilità e collegamenti tra le provincie spesso inesistenti. Non è accettabile, infine, che in un territorio premiato dalla presenza di infinite ricchezze architettoniche e artistiche, con una presenza massiccia di siti Unesco, questi beni culturali non siano valorizzati a dovere, essendo spesso chiusi al pubblico, anche in periodi di particolare affluenza turistica, o scarsamente pubblicizzati e organizzati.
Se molto è stato fatto, dunque, la strada resta ancora lunga, mentre molto ancora deve essere migliorato, sperando che la straordinaria presenza turistica della stagione 2017 non sia soltanto un’eccezione, ma possa diventare la norma.