Secondo alcune delle testate più autorevoli, come The Guardian e Daily Mail, il prosecco, uno dei maggiori prodotti di esportazione italiana consumati in Inghilterra, avrebbe effetti negativi sul sorriso dei sui consumatori.
Il prosecco è un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata (DOC) prodotto in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. Si tratta, insomma, di un’eccellenza made in Italy, molto apprezzata nel mondo, dato che risulta anche essere il vino italiano più esportato all’estero. Ma allora perché, i media britannici si sono scagliati tanto contro questa celeberrima produzione italiana?
Il Mail online, promotore della campagna contro il prosecco, ha raccolto le dichiarazioni di alcuni famosi ed esperti dentisti, i quali hanno puntato il dito contro il vino italiano per la presenza di anidride carbonica oltre agli zuccheri e all’alcol, che possono mettere a rischio i denti, aumentando la sensibilità e il rischio di corrosione. Sulla stessa linea d’onda ha proseguito il Guardian, il quale ha dedicato un articolo al tema con il titolo “Salva i tuoi denti: sei ragioni per rinunciare al prosecco”.
La campagna britannica contro il prosecco è stata sin da subito molto controversa. Per la verità, sono in molti ad essere convinti che si tratti di una fake news mirata appositamente a danneggiare una produzione italiana, magari, per dare spazio a produzioni britanniche come quella della lobby inglese della birra.
Ad indignarsi maggiormente nei confronti delle affermazioni contro il prodotto italiano, sono stati il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, che con un tweet indirizzato al giornale inglese, ha ribattuto “Caro Guardian, dì la verità: il prosecco fa sorridere anche gli inglesi! Stop fake news grazie!” e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e delle zona in cui le bollicine vengono in gran parte prodotte, ha risposto: “È sicuramente una fake news, per cui chiudiamola qui. Peraltro gli amici inglesi sanno benissimo che dove c’è prosecco c’è un sorriso, tanto bene che lo celebrano, e lo consumano, ogni giorno di più. Questo prodotto non ha bisogno di difendersi da simili panzane. Con la Docg di Conegliano-Valdobbiadene (l’unica tale in Italia, le altre sono Doc) il Veneto esprime il massimo della qualità possibile, e il resto lo fanno il mezzo miliardo di bottiglie prodotte e il fatto che oramai da tempo guardiamo lo Champagne dallo specchietto retrovisore”.
I due più accesi difensori del prodotto made in Italy, nelle loro affermazioni in risposta agli inglesi, fanno riferimento ad un dato non trascurabile: nel Regno Unito ogni anno vengono consumati circa 40 milioni di litri di prosecco. Per altro c’è da dire che il prodotto italiano tanto osteggiato, dal 2014 ha superato lo Champagne per numero di bottiglie vendute al mondo. E’ così che sorgono dei dubbi sulla scientificità delle indagini e della campagna mediatica inglese: può un prodotto tanto eccellente e riconosciuto nel mondo, essere tanto dannoso per il nostro sorriso?