La Sicilia, ancora una volta, fa un passo indietro: su 51.773 posti nazionali assegnati, solo 2.511 docenti avranno il posto assicurato. È quasi meno del 5%.
È stato infatti di recente pubblicato, sul sito del MIUR, il contingente delle assunzioni per quest’anno scolastico e i dati, se si ingrandisce la lente sulla nostra realtà regionale, non sembrano molti. Tra i 2.511 posti assegnati rientrano insegnanti di tutti i gradi scolastici ma soprattutto rientrano anche gli insegnanti di sostegno (complessivamente 579), per un totale di 98 posti per la scuola d’Infanzia, 199 alla Primaria, 720 alle Medie, 816 alle Superiori, 90 per le discipline musicali e 588 complessivi per il sostegno.
È un drastico calo per la nostra regione, soprattutto se si confrontano i numeri dei posti assegnati con quelli assegnati in regioni settentrionali come la Lombardia: lì, dove i precari e gli aspiranti docenti rappresentano il 7,15%, viene occupato il 25% dei posti mentre in Sicilia vi è una netta sproporzione (i precari sono il 14% e i posti occupati sono meno del 3%).
Se da un lato, quindi, molti aspiranti insegnati diventeranno finalmente di ruolo, moltissimi altri dovranno aspettare ancora un anno di supplenza e precariato: i posti assegnati sono divisi tra i vincitori degli ultimi concorsi a cattedra e tra i precari ancora inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.
Il numero dei docenti da assegnare si calcola senza dubbio in base a quello degli alunni, e proprio questo crollo di statistiche dimostra come in Sicilia il livello di istruzione scenda sempre di più: sono meno i ragazzi scolarizzati e ancor di più quelli che abbandonano il percorso a metà strada. A causa di questa crepa nel sistema, quelli che soffrono di più sono chiaramente i bambini e i ragazzi che frequentano regolarmente e che quindi non vedono assicurato del tutto il loro diritto allo studio, usufruendo di risorse impari rispetto a un alunno lombardo o romagnolo, per esempio.
La segreteria della Flc Cgil Sicilia, Graziamaria Pistorino commenta infatti: “Non si può restare a guardare! È necessario che i decisori politici, nazionali e regionali, assumano l’unica strategia possibile (ed altrove sperimentata!) di investire in conoscenza, istruzione e ricerca”.
Dal post pubblicato dal sito del Ministero in data 27 Luglio, viene altresì reso noto il cronoprogramma di avvicinamento al nuovo anno scolastico: esso prevede che le immissioni in ruolo del personale docente saranno completate entro il prossimo 14 agosto, mentre entro il 31 agosto saranno assegnati i posti provvisori. Successivamente, entro l’avvio delle lezioni, saranno assegnate anche le supplenze.