Un vero e proprio assalto non previsto, quello di migliaia di aspiranti precari, che questa mattina hanno tentato, invano, di accaparrarsi uno dei posti disponibili e diventare potenziali supplenti.
Per fare qualche ora in cattedra é necessaria solo la laurea, nessuna abilitazione all’insegnamento, ed é proprio questa opportunità che ha fatto muovere il mondo dei precari producendo oltre settecentomila domande di partecipazione.
Un numero vertiginoso di accessi, che in brevissimo tempo ha fatto letteralmente collassare il server del Miur, mandandolo offline.
A quanto pare il cervellone ministeriale, a causa dell’enorme numero di accessi contemporanei va spesso in default e i precari, di conseguenza, in crisi.
I supplenti sono preoccupatissimi di non potere completare la procedura. Da questa domanda, infatti, dipende il futuro lavorativo di decine di migliaia di docenti a tempo determinato che, per via delle graduatorie provinciali quasi vuote in molte province, vedono crescere le possibilità di qualche buona (lunga) supplenza a partire da settembre. Ma prima occorre completare l’iter burocratico per l’inserimento in graduatoria
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