Enjoy porta le proprie auto anche a Fontanarossa, collegando così l’aeroporto con la città tramite il proprio servizio di car sharing.
Il car sharing di Enjoy arriva a Fontanarossa. Il servizio Eni per la mobilità in condivisione, fino ad oggi concentrata sulle grandi città, apre a Fontanarossa per mettere in collegamento diretto il principale scalo aeroportuale con la città.
Dalla prossima settimana – si apprende sul sito dell’Aeroporto di Catania – grazie ad un accordo fra SAC ed Eni Fuel Spa, all’interno del parcheggio P2 (a 20 mt dal terminal) saranno a disposizione 10 stalli per il servizio di car sharing con le auto Enjoy.
Novità anche per quanto riguarda i parcheggi SAC.
Aumentano i clienti, positivo l’esito della campagna promozionale. Tariffe competitive rispetto ai privati, vicinanza al terminal e una comunicazione trasparente, chiara ed efficace. A quasi tre mesi dal varo del nuovo piano tariffario nei tre parcheggi (P1, P2 e P4), dentro l’Aeroporto di Catania, SAC fa un bilancio estremamente positivo di tutta l’operazione.
“Nonostante infatti – spiega Torrisi – siano diminuiti gli stalli a disposizione ( in concessione ai Rent a Car, o bloccati dal cantiere della sopraelevazione del P4) questi primi tre mesi di modifica del piano tariffario registrano il gradimento dei visitatori e/o passeggeri. Solo nel mese di giugno si è avuta una crescita del +22% degli utenti. Si tratta prevalentemente di un’utenza locale, che si reca in aeroporto con i propri mezzi e che ha potuto constatare di persona come quella di SAC sia un’offerta più economica della concorrenza dei privati. Una gestione manageriale dei parcheggi in aeroporto che, oltre a ottimizzare l’offerta dei servizi, li ha resi più competitivi e ha fidelizzato gli utenti (particolarmente dagli passeggeri business o frequent flyer) che adesso sanno scegliere il P1 (per sosta breve e fino a 12 ore); il P2 (per la sosta breve e fino a 24 ore); e infine il P4 (per la sosta lunga superiore alle 48 ore). Nei primi due, P1 e P2, restano i primi 15 minuti gratuiti”.