Il tema degli interventi umanitari nel Mediterraneo è particolarmente rilevante a livello internazionale, nazionale e locale e, come purtroppo ci ricordano puntualmente le cronache, specialmente in Sicilia si è passati da una fase emergenziale a una strutturale: su questo fronte, gli operatori coinvolti direttamente nelle operazioni di salvataggio attraverso i loro interventi elaborano di giorno in giorno best practices e sperimentano il coordinamento con gli altri attori che operano nell’area.
Di questi argomenti si parlerà venerdì 30 giugno alle 9,30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania (via Vittorio Emanuele 49), nel corso della tavola rotonda si tiene la tavola rotonda “Human Security and Humanitarian Interventions in the Mediterranean” nel corso della quale numerosi esperti europei offriranno un contributo interessante al dibattito in corso sugli interventi umanitari nel Mediterraneo. L’incontro conclude il secondo “Crash Course” sul tema “Managing Crises at EU Med Borders”, organizzato nel quadro delle attività della Cattedra Jean Monnet EUMedEA finanziata dalla Commissione Europea attraverso il programma Erasmus+, al quale hanno preso parte 24 dottorandi e studenti di master provenienti da 12 Paesi europei (Italia, Bielorussia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Turchia) ed extra-europei (Algeria, Cina, Egitto, Iran, Marocco).
Dopo i saluti del rettore dell’Università di Catania Francesco Basile, del direttore del dipartimento Giuseppe Barone e della prof.ssa Stefania Panebianco, titolare della Cattedra Jean Monnet EUMedEA, il prof. Christian Kaunert, direttore accademico dell’Institute of European Studies di Bruxelles, presiederà la tavola rotonda.
Parteciperanno Marika Armento (Senior Protection Assistant, Unhcr), Mark Camilleri (Senior Policy Officer, Easo), Isabella Cooper (Spokesperson, Frontex), Emilie Dubuisson (SAR Humanitarian Affair Officer, Médecins Sans Frontières) e Sergio Liardo (capo del centro italiano di Coordinamento per il Soccorso in Mare, Capitano di Vascello della Guardia Costiera Italiana) per confrontarsi sugli aspetti più critici degli interventi umanitari che vengono condotti per trarre in salvo i migranti in difficoltà nel Mediterraneo.