Quella di Francesco Fricano, siciliano originario di Bagheria, ha quasi dell’incredibile. Dopo la laurea in ingegneria aerospaziale e un master frequentato a Roma, il giovane siciliano, classe 1985, si è reso conto che non avrebbe voluto passare il resto della sua vita seduto su una scrivania davanti ad un computer. “Ho amato moltissimo il mio percorso di studi. Semplicemente quando mi sono trovato a passare dal mondo universitario a quello professionale mi sono reso conto che il lavoro di ingegnere proprio non faceva per me. Durante il master svolto a Roma, ho fatto uno stage in azienda” – ha dichiarato in diverse interviste – “che mi ha aperto gli occhi: l’idea di trascorrere tutta la vita dietro una scrivania a studiare sullo schermo di un computer numeri e dati mi terrorizzava. Dopo un mese e mezzo di stage ero già consapevole che non ero affatto tagliato per la vita aziendale”.
Una scelta azzardata la sua, quasi incomprensibile dopo tutti gli anni passati a studiare, ma che ha comunque come risultato la consapevolezza che spesso la strada giusta non è quella che si rincorre faticosamente per anni. Durante il periodo passato a Roma ha avuto modo di avvicinarsi al mondo della cucina scoprendone le proprie doti. Così, una volta terminato il master e rientrato in Sicilia, si mette alla prova lavorando come cuoco per la stagione estiva presso un piccolo ristorante dove ha modo di confermare la sua scelta. Ed è proprio durante quell’estate passata tra i fornelli che arriva la chiamata che avrebbe potuto cambiargli la vita. “Lavoravo già al ristorante quando mi contatta la Ferrari, alla quale avevo inviato il mio curriculum appena rientrato in Sicilia, per propormi un colloquio. Per un momento ho vacillato perché quando scelsi di iscrivermi a ingegneria il mio sogno era proprio quello di lavorare alla Ferrari, ma poi mi sono immaginato la mia vita da ingegnere e ho finalmente capito cosa volevo davvero” ha detto Francesco Fricano. Con un curriculum da cuoco ancora da riempire, Francesco ottiene un posto di lavoro a tempo determinato presso un ristorante stellato, dove ha modo di imparare i segreti del mestiere e confermare la strada intrapresa dicendosi soddisfatto della scelta. “Il mio spirito scientifico è presente in ogni piatto perché per me la cucina è, innanzitutto, chimica; sono sempre alla ricerca della replicabilità perfetta di ogni piatto, sto attento alle temperature, ai dosaggi e da buon ingegnere nella mia cucina regna l’ordine assoluto”.
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