In vista dell’imminente G7 di Taormina dipendenti di Enav e Alitalia annunciano una giornata di sciopero nella giornata finale dell’attesa manifestazione politica.
Comincia oggi, in un clima di attesa e palpitazione, la kermesse politica che vedrà i potenti della Terra confrontarsi sui temi dell’immigrazione, del clima, del terrorismo, del commercio internazionale. In occasione del G7, che avrà luogo a Taormina, l’intera isola è stata messa sottosopra al fine di garantire l’efficienza e la buona riuscita della manifestazione, nonché chiaramente la sicurezza dei suoi partecipanti. A gravare su un’atmosfera, già di per sé piuttosto tesa, ci hanno pensato i dipendenti di Enav e Alitalia, i quali hanno indetto uno sciopero per domenica, giornata finale del G7, preannunciando ritardi e disagi per i partecipanti al summit che dovranno far ritorno a casa.
Non si tratta esattamente di un bel biglietto da visita dinanzi ai numerosi giornalisti, delegati, esponenti delle Ong e addetti al G7, che, a causa dello sciopero, sono stati costretti a trovare un rimedio all’assenza di voli in partenza da Fontanarossa. Tra quanti riusciranno a ripartire servendosi di altri mezzi (treno, auto, nave) e coloro che, invece, si vedranno costretti a rimandare il viaggio di ritorno, non sono pochi i contrattempi causati dall’interruzione del servizio da parte dei dipendenti Alitalia, alla quale si associano anche alcuni sindacati dei controllori Enav.
Alitalia, in crisi oramai da anni, ha così deciso di cancellare tutti i voli in partenza da Fontanarossa, imponendo di fatto uno stop dalle ore 10.00 alle 18.00 di domenica prossima. Sul sito della compagnia di bandiera è possibile, infatti, verificare la lista di tutti i voli annullati e le modalità dettagliate per richiedere il rimborso del biglietto o la possibilità di cambiarlo entro il 9 giugno. Sarà, inoltre, attivato un piano al fine di dirottare sui primi voli disponibili il maggior numero di passeggeri, rafforzando altresì il servizio di call center e il personale di Fiumicino e Linate. Ma il rischio di restare bloccati per almeno ventiquattro ore resta alto.