È finito ancora una volta nel mirino dei vandali l’altarino dedicato alla Santa Patrona della città di Catania, posto sull’antica fonte Lanaria in via Dusmet. Notizia che giunge pochi minuti fa, con delle foto che lasciano sbigottiti devoti e non.
L’altarino è stato infatti preso a picconate e sfregiato per l’ennesima volta, dopo i due atti vandalici degli scorsi mesi, con la statua di Sant’Agata totalmente imbrattata con escrementi. Nonostante il servizio di videosorveglianza che era stato annunciato dal sindaco di Catania Enzo Bianco, i vandali (da accertare se più di uno) senza timore alcuno sono andati oltre, sfregiando in maniera piuttosto evidente secoli di storia.
La fontana, dedicata a Sant’Agata, ricorda il punto in cui, secondo l‘antica tradizione, i devoti nel 1040 salutarono in lacrime le reliquie della Martire, portate via a Costantinopoli. Ed è nello stesso punto dove, 86 anni dopo, gli eroici cavalieri bizantini Goselmo e Gisliberto, i quali trafugarono e recuperarono da Costantinopoli le spoglie della Patrona di Catania in agosto, proprio nella data dei festeggiamenti Agatini estivi, riconsegnarono le spoglie di Sant’Agata alla festante città, dopo esser sbarcati nei pressi di Acicastello. I catanesi, profondamente grati a Gisliberto e Goselmo per l’eroico gesto, li elessero a concittadini e li vollero per sempre custodi delle sacre reliquie di Agata in Cattedrale, dove anch’essi tutt’oggi riposano.
La Fonte Lanaria è ciò che rimane delle diverse opere di abbellimento della cosiddetta “passeggiata alla Marina”, fortemente voluta dal Vicerè Lanario, militare e umanista italiano, giunto a Catania per accelerare i tempi per la lavorazione delle mura di Catania, tra la fine del 1500 ed il 1600.
Di seguito le foto che stanno girando, tra rabbia e disgusto dei cittadini, nei principali social network: