Non capita tutti i giorni di vedere Dante intento a svapare con la sigaretta elettronica o, ancora, vederlo davvero confuso sulla scelta di due cibi. Eppure, รจ quel che accade nel cortometraggio “Storie dal Paradiso”, realizzato da un gruppo di giovani studenti universitari – “La Compagnia dei Pelandroni”, che ha ricevuto una menzione d’onore nel prestigioso concorso letterario internazionale “La Selva, il Monte e le Stelle”, promosso dalla nota casa editrice Loescher, con il patrocinio dell’Accademia della Crusca.
Obiettivo del medesimo concorso รจ la valorizzazione dell’opera dantesca, partendo dalla diretta lettura dei canti della Divina Commedia. I giovani studenti, che provengono da Caltagirone ma frequentano l’Universitร di Catania, di Trento e di Bologna, saranno ospiti della premiazione che si terrร al Salone del Libro di Torino il 22 maggio. A rendere piรน speciale il risultato, tuttavia, รจ il fatto che, per il gruppo, si tratta della terza partecipazione consecutiva al concorso, che li ha visti trionfare al primo posto nelle edizioni 2015 e 2016. Quest’anno i ragazzi, reduci da due vittorie consecutive, hanno volutamente presentato il video fuori – concorso: il loro contributo รจ stato ugualmente caricato e ha ricevuto il massimo punteggio della votazione online aperta al pubblico (4 stelline su 5), oltre che la suddetta menzione da parte della giuria di qualitร : praticamente, come una terza vittoria.
” Lโidea che il nostro video, abbozzato cosรฌ in breve, sia stato apprezzato, nonostante non fossimo in gara, rende me e i miei compagni davvero felici “– ci racconta Giuseppe Federico, regista del corto e studente presso la facoltร di Medicina di Catania, che nei filmati precedenti ha vestito i panni di attore. ร lui stesso a raccontarci le difficoltร insite alla realizzazione del corto :”Dati i tempi ristretti e gli impegni in ambito didattico, abbiamo impiegato due o tre giorni sia le riprese che per il montaggio e per questo รจ venuta meno la possibilitร di realizzare molte altre idee. Il risultato, comunque ottimo, รจ dato da unโideazione iniziale e da modifiche successive che hanno visto il contributo di tutti, non solo il mio”. “Per me ” – aggiunge infine Giuseppe – ” รจ stato entusiasmante scrivere la sceneggiatura, soprattutto nel costante tentativo di sviluppare sempre idee nuove ed originali”.
Oltre Giuseppe, anche Annalisa Guzzardi, studentessa della facoltร di lettere di Bologna, รจ tra gli ideatori della sceneggiatura :”Ho dato il mio contributo nel secondo capitolo del filmato, in cui dovevamo cercare una soluzione per rappresentare l’incapacitร di Dante nell’esplicitare i propri dubbi a Beatrice“. ” Per ricreare una dimensione “fuori dal normale” – continua la ragazza – ” avevo pensato all’idea di una visione, nella quale, attraverso un’animazione, comparisse la celebre scala tratta dall’opera “Relativitร ” di Escher, con cui spiegare la fittizia gerarchia delle anime, immaginata da Dante. ร un’idea contorta e difficile da rendere, come del resto lo รจ tutta la rappresentazione del Paradiso“. E pur non essendo fisicamente presente alle riprese, Annalisa รจ fiera del proprio lavoro:” รstato bello aver partecipato, anche se solo per la fase ideativa. I tre lavori sono il frutto di una comune passione per il progetto che รจ diventata lo spirito d’unione del nostro gruppo“.
Nel video il protagonista รจ Dante, impersonato in doppie vesti da Davide Pernice e Luciano Simbolo, cui si affianca – in una breve “apparizione” – anche Francesca Furnari, nei panni di Beatrice. Per la parte tecnica, colonna portante del gruppo รจ Samuele Drago, studente fuori sede presso Trento, che รจ stato, fisicamente, operatore alle riprese e direttore della fotografia anche per questo progetto; nel cast, si aggiunge anche Bruno Ledda (“al ciak”, come si legge dai titoli di coda). Ma tra i giovani pelandroni, troviamo anche Gianfranco Faillaci, responsabile del montaggio per tutti e tre i filmati, giร insegnante di lettere presso un liceo di Caltagirone, che non si sottrae dal rilasciare un commento conclusivo al lavoro del proprio gruppo :”La cosa bella รจ insegnare la Divina Commedia a ragazzi capaci di ascoltarla, di cogliere quello che Dante ha ancora da dire e di raccontarlo agli altri con un linguaggio nuovo. Ed รจ ugualmente bello salire un’altra volta su quel palco insieme ai ragazzi cresciuti fino all’anno scorso nelle mie classi. ร da cose di questo genere che andrebbe misurato il valore della scuola: non certo dalla retorica della “buona scuola”, dell’alternanza scuola-lavoro e delle innovazioni di chi pretende di riformare l’istruzione senza avere idea di cosa c’รจ giร , nella scuola, di veramente buono”.
Il video: