Gli albi studenteschi di diversi college statunitensi sono stati setacciati scrupolosamente. Migliaia i volti degli studenti universitari presi di mira, si va dal 1898 al 2012. Sembra una caccia all’uomo, ma in realtà è una caccia alle loro barbe.
Pizzo, basette, barba alla Lincoln e baffi si diffondono sempre di più nei volti degli studenti universitari, specialmente nel 2012 con l’avvento della moda hipster. È il risultato della ricerca condotta dall’utente di Reddit Mystic Toaster che, senza l’uso di alcun software, ha raccolto i dati sulla disposizione dei peli facciali sui visi degli studenti universitari statunitensi. I risultati, che si fermano proprio al 2012, sono stati rielaborati in termini percentuali e presentati attraverso un grafico che segnala un rinnovato interesse dei giovani per la barba, anche se (almeno per il periodo interessato), i livelli di “creatività da Figaro” non superano quelli del 1972, età d’oro dei capelloni, un po’ meno per gli imberbi.
Visi puliti e sbarbati danno l’immediata impressione di un persona pulita e ordinata, mentre una barba folta probabilmente è un buon porta fortuna in sede d’esame, dove il candidato, acquistando all’apparenza qualche anno in più, può sperare di risultare più maturo e alzare l’asticella della valutazione.
Infatti, secondo alcuni studi, la spinta evolutiva che si nasconde dietro il motivo per cui gli uomini si fanno crescere le barbe potrebbe risultare essere una forma di selezione sessuale secondaria: non basta conquistare una donna, è necessario sbaragliare la concorrenza. Un viso irto non è in grado di favorire la produzione del livello di testosterone, ma, secondo le ricerche, sia uomini che donne percepiscono gli uomini barbuti come più maturi, più forti e più aggressivi.
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