Elaborate nuove linee guida per l’accreditamento dei dottorati: maggiore attenzione alla qualificazione dei percorsi e agli scambi internazionali.
La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato le nuove linee guida per l’accreditamento e l’attivazione dei corsi di Dottorato nelle università. Previste una semplificazione dei requisiti di accreditamento, un accertamento più capillare della qualità delle attività di studio, un’attenzione alle dotazioni materiali (biblioteche, laboratori, database) e, infine, più spazio all’innovazione e all’internazionalizzazione.
In particolare, le nuove linee guida puntano a garantire ai dottorandi e alle dottorande un ambiente di ricerca più fertile e qualificato, strutture con attrezzature e laboratori adeguati, possibilità di confronto internazionale e occasioni di mobilità. Si punta, inoltre, a qualificare maggiormente il collegio dei docenti che deve essere composto da almeno sedici docenti (di cui non più di un quarto ricercatori) e che deve garantire almeno per l’80% la copertura dei settori scientifico disciplinari del corso. Una particolare attenzione viene poi posta alla qualificazione scientifica del Coordinatore con l’introduzione di requisiti più puntuali che fanno riferimento ai valori soglia previsti per i Commissari all’Abilitazione Scientifica Nazionale.
La ministra Fedeli esprime soddisfazione e dichiara: “Vogliamo innalzare sempre di più la qualità della nostra ricerca scientifica, aprire di più il nostro Paese allo scambio internazionale, garantire standard qualitativi maggiori alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori. La conoscenza, lo studio e l’innovazione sono le basi del rilancio e della crescita del nostro Paese. Per questo dobbiamo porre nei confronti del settore dell’istruzione superiore e della ricerca una sempre maggiore attenzione, sia in termini di risorse che di valutazione e politiche a sostegno di chi opera in questi settori”. Ma c’è anche chi critica le nuove linee guida, come i giovani dell’ADI (l’associazione dottorati e dottorandi) i quali sostengono si tratti semplicemente di una leggerissima modifica rispetto al passato che mantiene sostanzialmente molte criticità già evidenziate. Mario Panizza, poi, rettore di Roma Tre, segnala una declinazione di dottorati intersettoriali, interdisciplinari e internazionali un po’ più stringente rispetto al passato: ”Vedremo se questo si rivelerà un fattore positivo”.
Leggi le Linee guida per l’accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato.