Dopo il duro scontro tra Pif e Crocetta, anche Jovanotti e Ficarra e Picone si schierano dalla parte dei disabili contro il presidente della Regione Sicilia.
Ospite dell’Edicola Fiore, trasmissione radiofonica condotta da Fiorello, Lorenzo Jovanotti, approfittando dello spazio “Speakers Corner”, ha chiesto al presidente Crocetta risposte concrete per i disabili siciliani a proposito della situazione in cui versano moltissime persone prive di assistenza. Nella sua pagina Facebook, il cantautore spiega poi che ha voluto contribuire a “dare voce ai cittadini siciliani disabili, presi in giro dal Presidente Crocetta in un tragico gioco a nascondino veramente vergognoso“. “La loro qualità di vita, spesso la loro stessa sopravvivenza, dipende dall’assistenza che la Costituzione gli garantisce come diritto e non come gesto di carità” […] La cosa peggiore che le Istituzioni della Repubblica possono fare nei confronti di un cittadino è escluderlo, costringerlo a sentirsi un peso, un problema e non una persona”, continua poi Jovanotti. “La sanità e le politiche sociali in Italia sono gestite a livello regionale e questo comporta spesso una disparità di trattamento a seconda del luogo di residenza. […] La Sicilia è una grande regione, non solo per estensione territoriale ma per estensione storica, civile, umana. Il responsabile di questa situazione in Sicilia è il Presidente Crocetta (è lui che sceglie i suoi collaboratori eventuali) , lui che ha una splendida capacità retorica e dialettica ma di fatto in questo caso specifico sta prendendo in giro la parte più debole dei suoi concittadini, le persone con gravi disabilità”.
Anche il duo comico palermitano, però, formato da Ficarra e Picone si schiera a fianco dei disabili, scrivendo una lettera indirizzata al presidente Crocetta e pubblicata ieri sul Giornale di Sicilia:
“Gentilissimo presidente Crocetta, domani 12 aprile alle 11:00 si svolgerà una marcia silenziosa che dalla Cattedrale muoverà verso piazza Indipendenza. Accanto alle carrozzine dei disabili ci saranno tanti cittadini che chiederanno silenziosamente, ma con forza, che il tema della disabilità venga messo concretamente al centro dell’agenda politica. Noi avremmo voluto esserci, ma impegni di lavoro ci trattengono a Milano. Non possiamo però non approfittare di questa occasione per porre alla sua attenzione poche, pochissime domande sul tema in questione:
- Perché nessuno, voi compresi, ha mai pensato di contare il numero effettivo dei disabili e i loro bisogni? Come avete fatto fino ad oggi ad amministrare i soldi pubblici senza sapere per quanti disabili servivano?
- Se dite che la disabilità è una priorità, perché la Regione Siciliana non ha mai creato un fondo specifico con risorse robuste e proprie, alimentato ogni anno con entrate proprie certe, e non sperando in risparmi di spesa o altre entrate incerte come sta avvenendo in questi giorni?
- Perché dite di avere creato un fondo nuovo, quando invece non avete fatto altro che mettere in un unico calderone i fondi che già vi manda lo Stato?
Sui giornali, infatti, abbiamo letto che dalla commissione bilancio sarebbe stato istituito un fondo per i disabili di 780 mln di euro. Ma di questi 408 mln sono del Fondo sociosanitario nazionale, 23 mln delle province e 34 mln del fondi per i comuni. Poi, altri 113 mln provengono invece dallo Stato. Così ripartiti:
– 68 mln provengono dal fondo per la non autosufficienza,
– 7 mln dalla “legge sul Dopo di noi”,
– 11 mln dagli stanziamenti per le comunità alloggio
– 26 mln dal PAC Anziani.
Da tutto ciò si evince che ben 578 mln come sopra esplicato, provengono da fondi statali provinciali e comunali, la parte eccedente per arrivare ai famosi 780 mln di cui tanto si parla, ossia 202 mln circa, sarebbe la quota che la Regione in effetti metterebbe a disposizione dei disabili ma si tratterebbe di entrate future e non certe e difficilmente iscrivibili a bilancio. Quindi ci chiediamo: questi fondi veri e certi della Regione quali sono?
- In ogni caso, le risorse finora previste (ma non certe) non le riteniamo sufficienti. Per un disabile gravissimo, che ha bisogno di assistenza h24, un’ora di assistenza costa 17 euro. Per oltre 2000 gravissimi servono circa 300 milioni. Da dove prenderete questi soldi? E tutti gli altri disabili che fine fanno?
Queste sono le nostre semplici domande, carissimo presidente. I nostri fratelli con disabilità hanno bisogno di attenzioni e di verità. Nulla di più. Restiamo increduli nel dover constatare che anche loro sono costretti a scendere in piazza per difendere i propri diritti. Rimaniamo esterrefatti di fronte ai giri di parole, alle promesse vane e ai sotterfugi burocratici che si frappongono tra i loro diritti e le istituzioni. Tutti noi vogliamo dimenticare l’operato di un suo assessore che, davanti alle telecamere delle Iene, è riuscito a sbagliare tutto ciò che c’era da sbagliare. Tutti vogliamo dimenticare, caro presidente, la sua infelice trovata (documentata da Stefania Petyx su Striscia) di far finta di trovarsi a Roma pur di eludere un incontro con i disabili gravissimi che si erano spostati con enormi sacrifici a Palermo per incontrala. In realtà lei non era a Roma, ma a Palermo.
Nonostante tutto, caro presidente, siamo convinti che sia ancora possibile dimenticare questa brutta vicenda. Ed è per questo che domani 12 aprile si marcerà silenziosamente, dopo tante proteste e grida. Chi lo sa che il silenzio possa raggiungere quel traguardo che le tante parole di questi mesi non hanno raggiunto?
Nel frattempo ci aggrappiamo all’unico pensiero felice di tutta questa storia: quella straordinaria follia di Pif che, per un giorno, ha fatto ritrovare ad un intera città il gusto dell’indignazione”.
Oggi, a Palermo, si svolgerà infatti la “marcia per la dignità” dove alcuni disabili siciliani riuniti nel comitato #SiamoHandicappatiNoCretini fondato dai fratelli Alessio e Gianluca Pellegrino sfileranno in corteo dalla cattedrale a piazza Indipendenza contro il governo regionale ottenere assistenza e un’esistenza dignitosa. Simbolicamente, saranno presenti anche molte carrozzine vuote, portate dai familiari di coloro che non possono uscire di casa, con il cartello “Io sto troppo male per essere qui” visto che non usufruiscono di alcuna forma di assistenza. Ci sarà anche il regista palermitano Pif.