Richiesti 24 candidati per rimanere a letto per due mesi: è lo studio di MEDES, l’Istituto di Medicina e Fisiologia spaziale di Tolosa (Francia) per studiare gli effetti della microgravità durante le missioni spaziali
L’obiettivo è quello di studiare cosa succede al corpo umano dopo un periodo di immobilità di 60 giorni in assenza di gravità simulata e di analizzare gli effetti antiossidanti e anti infiammatori di un integratore alimentare. Lo studio dura in totale 88 giorni: i primi 14 giorni prevedono dei test preliminari, seguono poi 60 giorni di allettamento, e gli ultimi 14 giorni saranno dedicati alla raccolta di dati e al recupero. I volontari dovranno nutrirsi, bere, lavarsi e fare qualsiasi cosa mantenendo sempre una spalla poggiata sul letto.
Il dottor Arnaud Beck, coordinatore dell’esperimento, spiega che “l’idea dello studio è di riprodurre l’assenza di gravità presente nella Stazione Spaziale Internazionale” per poter studiare e comprendere meglio le conseguenze della microgravità sul corpo umano.
I candidati (maschi) dovranno avere le seguenti caratteristiche: un’età compresa tra i 20 e i 45 anni, essere in perfetta salute, non essere fumatori, avere un indice di massa corporea tra 22 e 27, praticare un’attività sportiva regolare e non avere allergie alimentari.
Per alcuni rimanere a letto ed essere pagati per farlo può essere un sogno ma, a guardar bene, l’esperienza potrebbe non rivelarsi così piacevole come sembra. Le ripercussioni sulla salute e sul corpo possono essere serie e più di una: l’apparato osseo si indebolisce gradualmente, l’apparato muscolare tende ad atrofizzarsi, e i liquidi del sistema cardiocircolatorio tendono a distribuirsi diversamente, provocando tachicardia e abbassamenti di pressione. Altri problemi, poi, possono riguardare il sonno il cui ritmo può essere alterato.
Chiunque voglia candidarsi, in ogni caso, può farlo sul sito del MEDES.