È stato sospeso il Daspo pendente nella persona dell’ex patron rossazzurro Nino Pulvirenti, inflitto in seguito alla combine delle partite ed all’inchiesta “I treni del goal“, che l’hanno visto coinvolto in prima persona nell’agosto del 2015.
La notizia arriva in seguito al ricorso, accettato in via cautelare, presentato dai legali dell’ex presidente etneo in quanto “ritenuto fondato il ricorso in appello proposto da Pulvirenti, evidenziando l’illegittimità del DASPO poiché lesivo della libertà personale, nonché privo dei presupposti normativi idonei a limitare il bene della libertà personale, che si è reputato irragionevolmente sacrificato in danno di Pulvirenti”.
In seguito alla sospensione del provvedimento del Tar, Nino Pulvirenti potrà tornare al Massimino (ma non è detto che lo faccia) già a partire dalla delicatissima sfida di domenica prossima contro la capolista Foggia, dopo le ultime infelici uscite della squadra rossazzurra che hanno maturato tre sanguinose sconfitte consecutive.
Il DASPO è una misura di prevenzione atipica ed è caratterizzata dall’applicabilità a categorie di persone che versino in situazioni sintomatiche della loro pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica con riferimento ai luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive, ovvero a quelli, specificatamente indicati, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni stesse.