Torna il buio tra le fila del Catania, un buio che fa svanire quel barlume di speranza visto contro il Messina, che portò ad una vittoria seppur in maniera rocambolesca. Era già successo dopo la gara di Matera, con la pesante sconfitta contro l’Akragas fuori casa ma, questa contro il Melfi, fa ancora più male: dentro casa, contro l’ultima in classifica proveniente da 11 sconfitte consecutive e con la peggior difesa del campionato.
Ma oggi il Melfi ha meritato gli applausi finali del Massimino, con una gara giocata diligentemente e senza rischiare più di tanto, anzi. Una partita equilibrata, con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere e con la consapevolezza di poter mettere alle strette i rossazzurri, rispettando i dettami del loro allenatore Aimo Diana, ex conoscenza del Palermo.
Lo Monaco, dopo Messina, aveva paventato una debacle come quella di Agrigento, avvisando i giocatori di non commettere lo stesso errore ma che, a quanto pare e per quanto visto in campo quest’oggi, non hanno recepito bene il messaggio. Si ricomincia da capo, per l’ennesima volta in questa stagione e con la paura che neanche il Massimino adesso è una fortezza, dopo le deludenti prestazioni interne contro Taranto e Melfi.
Partita giocata senza piglio, soprattutto nel primo tempo dove le occasioni rossazzurre sono state pari allo zero, andando pure in svantaggio negli spogliatoi. La ripresa non cambia di molto, seppur giocata a trazione anteriore e che costringe il Melfi a rintanarsi nella propria metà campo, ma abile a ripartire in contropiede per pungere il Catania e raddoppiare clamorosamente nel finale. È mancato il gioco, con un centrocampo che non ha funzionato e l’attacco poco pungente, complice anche la buona difesa a riccio dei lucani.
Adesso il Catania è atteso da un tour de force, che prevede la doppia insidiosa trasferta di Lecce, attuale regina del campionato, e Pagani, prima di tornare al Massimino per affrontare il Foggia, altra pretendente alla vittoria del campionato. Partite importanti e crocevia stagionale, che permetteranno di capire anche le reali intenzioni degli etnei per poter dire la loro negli eventuali playoff.
PAGELLE
PISSERI 7; PARISI 3.5, BERGAMELLI 5.5, MARCHESE 5.5, DJORDJEVIC 5 (DI GRAZIA 6); BUCOLO 4.5 (BARISIC 5.5), FORNITO 4, BIAGIANTI 5; RUSSOTTO 4.5 (MAZZARANI 5), TAVARES 5.5, POZZEBON 5. ALL. MARIO PETRONE 4.5