Si è tenuto ieri l’incontro tra i tre candidati a rettore dell’Università di Catania e i docenti dei dipartimenti della Scuola “Facoltà di Medicina” e di Scienze del Farmaco e Scienze chimiche.
Ieri pomeriggio, nell’aula magna del Polo Bioscientifico, Francesco Basile, Filippo Drago ed Enrico Foti hanno risposto alle domande della comunità studentesca. Tra gli interventi, non è passato inosservato quello del prof. Perciavalle, direttore del Dipartimento di Scienze Fisiologiche dell’Ateneo.
“Io volevo fare una riflessione sulla base di ciò che ho sentito dai candidati. – interviene il docente – Siamo all’ultimo posto nella didattica, siamo tra gli ultimi della ricerca, perdiamo sempre più studenti e questo va avanti da 4-5 anni, abbiamo perso circa 13 mila iscritti e 10 milioni di tasse. Fino ad oggi non è stata fatta nessuna correzione, perché continuiamo a scivolare sempre più indietro e a perdere posizioni. La domanda che mi viene è in che modo, da un lato ci sono due candidati che si pongono in continuità e approvano tutto quello che è stato fatto fino ad oggi, e in che modo dall’altro lato c’è un candidato che non condivide, si constata che siamo ridotti male? Ci ha salvati Messina e questo è vergognoso”.
“Un’altra riflessione – continua – che ho fatto a Filippo Drago in un incontro in cui non c’erano gli altri due candidati è sul luogo comune dei fuoricorso. Noi ci salviamo con i fuoricorso, noi ogni anno ci tolgono 3 milioni di euro e ci penalizzano perché abbiamo molti fuoricorso, ma i fuoricorso ci portano 12 milioni di tasse. Tra tre che non entrano e dodici che entrano, significa che se noi non avessimo più dall’oggi al domani i fuoricorso…”.
“Non ci possiamo permettere di perdere i fuoricorso – conclude il prof. Perciavalle – per un motivo economico, perché i fuoricorso pagano il massimo delle tasse, costano zero perché non vanno a lezione, non rompono le scatole ai professori, non vogliono le aule, vengono solo per fare esami quindi a fronte del fatto che ci pagano il massimo, chiedono il minimo e per di più li consideriamo cattivi, da eliminare”.
I tre candidati alla carica di rettore dell’Ateneo catanese hanno dichiarato espressamente di non essere d’accordo con il pensiero del prof. Vincenzo Perciavalle.