Il “Boom”economico in Germania in tempo di crisi, ecco perché studiare il tedesco

La Germania offre migliaia di posti di lavoro solo a personale altamente qualificato e plurilingue.  I dati attuali ci indicano che la tiepida ripresa in Europa è trainata dalla Germania in prima postazione, seguita da Spagna e Francia, ma a sbalordire rimane sempre la Germania, che nel 2016 è ancora cresciuta di oltre il 2%.

In terra tedesca c’è stato in questi anni un grande “boom” economico, ma cosa ha consentito questa crescita? Vediamo alcuni dei punti salienti.

Tutto parte dalla riforma Hartz, che diede vita fra il 2003 e il 2005 a una serie di provvedimenti sul mercato del lavoro in una Germania, distrutta dalla Guerra Fredda  alle prese con ben cinque milioni di disoccupati. La riforma a distanza di una decina di anni ha contribuito a diminuire i disoccupati di oltre due milioni, con un tasso di disoccupazione di circa il 5%, assolutamente impensabili queste cifre nei paesi del sud d’Europa, e con bassissima disoccupazione fra i giovani.
La Germania ha rilanciato il suo welfare attraverso sussidi di disoccupazione rivolti a tutti, l’importante è poter dimostrare di cercarlo un lavoro. In questo modo i disoccupati vengono spinti ad accettare proposte di lavoro che, se rifiutate, diminuiscono progressivamente i sussidi pubblici. Una politica rivoluzionaria se introdotta in Italia, dove c’è un alto tasso di lavoratori scoraggiati (quelli che non lo cercano proprio). Da noi infatti i benefici pubblici passano soprattutto attraverso la cassa integrazione e vanno a chi il lavoro già ce l’ha e lo perde (o rischia di perderlo).

Fra buoni per la formazione, centri di impiego e agenzie interinali, Hartz ha poi introdotto i famosi “Geringfügige Beschäftigung”, detti anche MiniJob’, contratti di lavoro precari, poco tassati, senza diritto a pensione né assicurazione sanitaria; i Minijob sono contratti atipici a 400 euro massimi che hanno dato lavoro a oltre 2 milioni di persone.

Fonte dati “Il sole 24 Ore)

La parola chiave rimane sempre: flessibilità. Alta flessibilità del lavoro e un mix che ha facilitato le assunzioni portando il costo del lavoro, che era cronicamente alto, a livelli così competitivi da rendere la Germania il secondo esportatore mondiale dopo la Cina. Tutto ciò però ha anche indebolito i consumi, al punto da spingere i partner Ue e persino gli Usa, a chiedere un aggiustamento: viene spesso chiesto a Berlino di pagare meglio il lavoro.

Ma la Germania ha anche capito l’importanza del lavoro femminile, altro che “quote rosa”. Le donne sono infatti aiutate dallo stato nel difficile equilibrio  tra l’esigenza di dover conciliare la famiglia e il diritto al lavoro, e per loro è più facile ottenere cariche dirigenziali.  Dello scorso 11 gennaio 2017, il decreto che da il via libera a un disegno di legge per approdare a salari più equi fra uomini e donne.

Infine c’è da sottolineare come la Germania si apra sempre di più al panorama internazionale. Aziende come la Mont Blanc cerca personale plurilingue di nazionalità italiana e spagnola. Oppure,  perché non parlare delle grandi selezioni di infermieri in Sicilia.
E’ vero che la Germania offre più e molte offerte di lavoro ma solo a personale qualificato e plurilingue che sappia ovviamente parlare il tedesco. Proprio per sostenere l’ingresso di personale altamente qualificato, la Germania ha creato la blue card che sarebbe un particolare permesso di soggiorno per favorire l’ingresso in Germania di lavoratori qualificati.

Grazie alla Germania, che è diventata sempre più grande protagonista dell’economia europea, la lingua tedesca ha assunto una rinnovata importanza nel mondo del lavoro. Da alcuni dati forniti dal Goethe Institut, si evince che il numero di persone che si dedicano allo studio del tedesco è aumentato del 18%.

La conoscenza della lingua tedesca rappresenta un investimento per una carriera professionale nell’industria e nei servizi: per gli attuali e futuri lavoratori in vari ambiti (finanziario, import/export e turistico) è fondamentale, per la loro carriera, conoscere almeno due lingue. Dopo l’inglese, il tedesco è la lingua più richiesta nelle assunzione delle imprese.

In sintesi, la padronanza della lingua tedesca è uno strumento privilegiato e strategico che vi permetterà di accedere al mercato del lavoro in ambito europeo.

Se sei convinto dell’utilità del tedesco il Centro Didattico Athena ti offre la possibilità di partecipare ad una lezione gratuita di alfabetizzazione della lingua tedesca insieme alla nostra insegnante madrelingua!

La lezione si terrà giorno 24 gennaio alle 19:30 presso il Centro Didattico Athena di Via Spadaccini n.16 a Catania.

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