Green Metric Ranking è stilata da Universitas Indonesia al fine di classificare le università in base all’attenzione che pongono sul tema della sostenibilità ambientale, guardando in termini pratici alla struttura delle università e dei collegi, ai trasporti, agli sprechi riportati e alle energie di cui hanno usufruito, e in termini accademici, ai corsi di laurea e di post-laurea (educazione).
Nel ranking l’Italia si è classificata entro i primi 100 posti grazie alla Ca’ Foscari di Venezia (64esimo posto); ha conseguito un buon punteggio per educazione ed energia, sufficiente per quantità di sprechi anche l‘UniBo (71esimo posto); nel caso dell’UniTo (84esimo posto), il punto di forza è stata, invece, proprio l’attenzione ai consumi.
In Italia esistono, a differenza di Inghilterra, Stati Uniti e Paesi Bassi, meno corsi di laurea e di “post-graduation” improntati al “sustainable development” , ovvero all’arricchimento della propria formazione, con uno sguardo rivolto al futuro e a un mondo, che, per sopravvivere, avrà sempre più bisogno di esperti in ambito economico (economisti, legali), sociale (educatori che inculchino ai bambini che senso civico è rispetto dell’ambiente) e ambientale, operatori, dunque, che agiscano direttamente sul territorio (quindi chimici industriali, ingegneri, architetti).
Infatti, nel nostro Paese, oltre all’innovativa Università della Sostenibilità nella Cascina Cuccagna (centro di Milano), oltre corsi di matrice inglese, come l’LL.M. in Sustainable Development dell’Università di Milano, che punta all’apprendimento in ambito legale di capacità utili alla cooperazione internazionale in tema di sviluppo ambientale, e al di là di concorsi per progetti sulla sostenibilità ambientale, come ad esempio “On the Move”, a cui nel 2015 ha aderito anche l’Università di Catania, sono ancora pochi e sparuti i percorsi accademici italiani per chi punta in alto e con lungimiranza, comprendendo che l’attenzione all’ambiente e alla cooperazione europea ed internazionale, per risolvere i problemi che le varie crisi ambientali impongono, in molti campi, diventerà sempre più il nucleo del mondo lavorativo delle presenti e nuove generazioni.