È morto alle 22.29 ora cubana (le 4.29 italiane) il padre della rivoluzione cubana Fidel Castro, all’età di 90 anni. Malato da almeno dieci, nel 2006 lasciò il potere a suo fratello Raoul Castro che ieri, in diretta televisiva, ne ha dato l’annuncio.
L’uomo, diventato simbolo per aver liberato Cuba nel 1959 dal dittatore Fulgencio Batista, legato alla mafia italo-americana, e da Lucky Luciano, anch’esso implicato nella mafia e scappato dall’isola con 100 milioni di dollari nella notte del capodanno del ’59, è da sempre stato amato dalla sinistra del mondo e dichiarato dittatore sanguinario dal resto. Una figura che certamente ha fatto la storia di quella parte dell’America rivoluzionaria e sempre vicina al Lìder Maximo, simbolo di libertà e azione; d’altro canto invece, gli anti-castristi esiliati in Florida, nella nottata sono scesi in piazza per festeggiare la sua morte a Little Havana, a Miami, urlando “Cuba libre” e “El viejo murio‘”, il vecchio è morto.
“Nessun vero rivoluzionario muore invano” e “Hasta la victoria, siempre” tra le sue citazioni più celebri; l’ex leader cubano sarà cremato nelle prossime ore come da sua volontà, così confermato dallo stesso fratello Raoul durante la conferenza stampa.