Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è il programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea nato nel 1987.
In 29 anni il progetto ne ha fatta di strada e la richiesta da parte dello studente di effettuare in una università straniera dell’UE un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università è cresciuta a dismisura. Ad oggi gli studenti coinvolti dal programma sono circa 4 milioni, gli italiani circa 400 mila. In pratica uno studente su dieci che ha fatto parte del programma è un nostro connazionale.
L’Italia è tra i quattro principali per studenti in partenza verso diverse destinazioni europee subito dopo Spagna, Germania e Francia. Se si guarda poi all’accoglienza il nostro Paese è al quinto posto, con oltre 20mila studenti europei che scelgono l’Italia per studiare o per un tirocinio.
Tra le università italiane quelle che attraggono di più gli studenti dal resto del mondo sono la Sapienza di Roma, l’Università di Milano, l’Alma Mater di Bologna e il Politecnico di Torino.
Per il 2016/2017 sono stati stanziati fondi per le mobilità di 30mila tra studenti, docenti e personale amministrativo; una partecipazione che è comunque destinata ad aumentare ricorrendo anche ad altre tipologie di fondi.
Importanti novità si prospettano nel 2017/2018: l’Italia avrà infatti a disposizione un budget di oltre 13 milioni di euro (il 13% in più rispetto all’anno precedente) per la mobilità internazionale extra UE, ciò dovuto all’apertura verso Iran ed Iraq su tutti e all’integrazione con la Tunisia.