Un Catania dai due volti quello che abitualmente si vede tra una gara in casa e una in trasferta. Una trasformazione evidente che, al di là dell’odierno impegno in Coppa Italia, è ben visibile andando a confrontare le gare tra di loro. Cosa certa è che per qualsiasi squadra non è mai stato facile acquisire un risultato positivo e scontato lontano dalle mura amiche ma che, altrettanto, è un handicap che i rossazzurri soffrono da tantissimi e svariati anni.
E anche stavolta la prova incolore, complice anche l’ampio e giusto turnover di mister Rigoli, non si è fatta attendere. Attenuante che però non dovrebbe essere valida, dato che nella sonora sfida persa quest’oggi in quel di Messina, c’era ampiamente modo di mettersi in mostra soprattutto per quei giocatori con scarso minutaggio o che da qualche tempo vengono relegati in panchina con frequenza. È il caso di Andrea Russotto, oggi fantasma non pagante per tutti e 90 minuti, e dell’impalpabile Caetano Calil che, da un po’ di tempo a questa parte, ha appeso la targhetta con la dicitura bomber sul muro. Constatazioni che non vogliono essere meri rimproveri per i giocatori, perché crediamo alle parole del mister e della società circa l’impegno settimanale in allenamento, ma che poi sul campo si traducono in un nulla di fatto.
Partita persa contro un Messina sicuramente ben organizzato nella fase difensiva e che ha rischiato ben poco, complice anche la scarsa vena realizzativa dei rossazzurri, ma che in fase offensiva è riuscita a mettere a segno le due reti grazie a due enormi svarioni burleschi di De Rossi e Nava. Un Pozzebon, bomber di razza e categoria, che ha sgomitato in lungo e in largo nella metà campo avversaria in cerca del goal, ma con quest’ultimi che sono arrivati entrambi dal numero 11 Madonia, abile a sfruttare i banali errori dei rossazzurri nelle due circostanze.
Centrocampo rossazzurro che invece ha creato qualcosa nella fase di impostazione, soprattutto con l’argentino Scoppa, ma che ha visto vanificata ogni possibilità dalla scarsa presenza e voglia di fare del reparto offensivo. Bene e vogliosi i subentrati Anastasi e Barisic che, in poco tempo, hanno creato e realizzato molte più occasioni di quelle viste durante tutto l’arco della gara.
Un Catania formato trasferta che dovrà essere velocemente rivisto anche in previsione della partita domenicale contro il Foggia, tra le squadre più organizzate e preparate della categoria; nella gara valida per il girone C di Lega Pro, sicuramente si rivedranno in campo elementi di spessore come Di Grazia e Biagianti, attuali trascinatori rossazzurri, e diversi interpreti anche in difesa, la meno battuta del girone.
PAGELLE
PISSERI 6; DE ROSSI 5, NAVA 5, DE SANTIS 6, DJORDJEVIC 6; FORNITO 5 (PIERMARTERI S.V.), SCOPPA 6, DA SILVA 5.5 (BARISIC 6); PISCITELLA 5.5 (ANASTASI 6.5), RUSSOTTO 4.5, CALIL 4. All. Rigoli 5.