Molte professioni richiedono una laurea; molte altre invece richiedono anche dei master o delle specializzazioni; per altre ancora il conseguimento di una laurea non è una priorità. Tra quest’ultime, vi è la professione del giornalista, con tutte le sue sfumature.
Il giornalismo è una di quelle professioni che è indipendente, o quasi, dal corso di laurea prescelto: chiunque può avvicinarsi a questa professione, che sia laureato in Medicina, o in Lettere, o in Ingegneria o che non sia nemmeno laureato. Nonostante sia una professione libera dai vincoli universitari, esistono comunque dei corsi sul giornalismo, che appunto sono utili per la formazione di questa figura.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) riconosce 15 scuole di giornalismo, che richiedono un praticantato di 2 anni. Al termine del praticantato, l’aspirante giornalista può sostenere l’esame che prevede due prove: una scritta ed una orale.
La prova scritta prevista dall’art.32, primo comma, della legge, consiste:
- nello svolgimento di una prova di sintesi di un articolo o di un altro testo scelto dal candidato tra quelli forniti dalla commissione in un massimo di 30 righe di 60 caratteri ciascuna, per un totale di 1.800 caratteri compresi gli spazi;
- nello svolgimento di una prova di attualità e di cultura politico-economico-sociale riguardante l’esercizio della professione mediante questionari articolati in domande cui il candidato è tenuto a rispondere per iscritto;
- nella redazione di un articolo su argomenti di attualità scelti dal candidato tra quelli, in numero non inferiore a sei (interni, esteri, economia-sindacato, cronaca, sport, cultura-spettacolo) proposti dalla commissione, anche sulla base dell’eventuale documentazione dalla stessa fornita. Tale articolo non deve superare le 45 righe da 60 caratteri ciascuna per un totale di 2.700 caratteri compresi gli spazi.
La prova orale consiste in un colloquio diretto ad accertare la conoscenza dei principi dell’etica professionale, delle norme giuridiche attinenti al giornalismo e specificatamente delle tecniche e pratiche inerenti all’esercizio della professione.
per maggiori informazioni, consultare il sito dell’ordine dei giornalisti: http://www.odg.it/
L’accesso all’esame da giornalista può avvenire anche attraverso l’iscrizione al registro dei praticanti, con un praticantato di 18 mesi, o con la frequentazione di uno dei corsi istituiti dall’Ordine regionale.
Una prestigiosa tra le scuole di giornalismo, a livello nazionale, è la “Scuola di giornalismo radiotelevisivo” di Perugia, che appunto, offre agli studenti un corso biennale del giornalismo nel campo radiotelevisivo. Il corso è incentrato l’utilizzo di qualsiasi strumento moderno di comunicazione, che siano informatici o multimediali; la stessa scuola, mette a disposizione dello studente una postazione redazionale ed una telecamera digitale.
Vi è anche il corso di laurea in “Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo” dell’Università La Sapienza di Roma, e il Master in “Web Communication e Social Media per giornalisti e comunicatori” di Parma. Secondo le opinioni degli studenti, a Parma offrono nello specifico una vera specializzazione nel campo della Web Communication, anche se ha meno agganci con le varie testate; a Roma si può trovare il suo ruolo centrale e molto famoso, sia geograficamente ed anche come prestigio universitario de La Sapienza, collegato a quasi tutte le testate giornalistiche, anche se i costi sono elevati.
A Catania non vi è ancora un vero e proprio corso di giornalismo, ma LiveUniCT è in cerca di redattori. Se vuoi fare esperienza come redattore, confrontarti con contenuti giornalistici e con lo sviluppo di un giornale online interattivo, scrivici all’indirizzo recruiting@liveuniversity.it allegando una lettera di presentazione.
Per gli altri corsi di laurea, di solito chi sceglie Giurisprudenza ha un’ottima preparazione verso i dibattiti giudiziari, perché fornisce informazioni complete; insomma, l’accoppiata giornalismo-giurisprudenza ha un’ottima sinergia.
Così è anche per chi si laurea in Economia, che dettagliatamente riesce a scrivere gli articoli sull’economia in generale. Tuttavia, il più delle volte, chi vuole intraprendere la via del giornalismo, sceglie sempre di conseguire le lauree in scienze umanistiche, quali Lettere o Scienze della comunicazione. Ovviamente, un buon giornalista deve avere delle buone capacità argomentative e comunicative, e le scienze umanistiche riescono a fornire agli studenti queste capacità. Quindi, è possibile che se uno studente di Scienze biologiche volesse diventare un giornalista nel campo scientifico, può benissimo farlo, anche perché la sua specializzazione gli permette di fornire dettagliatamente i dati.
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