In seguito alle polemiche di un ragazzo sul bando del programma Erasmus, pubblichiamo le precisazioni di Andrea Rapisarda, Delegato del Rettore per l’internazionalizzazione e Coordinatore del progetto Erasmus.
Spett.le Redazione LiveUniCT
ho notato con sorpresa questa mattina sul vostro sito online la pubblicazione di uno sfogo anonimo da parte di un nostro studente, amareggiato per essere stato escluso, a suo dire ingiustamente, dalla selezione per il bando di tirocinio Erasmus 2016-2017.
Vi pregherei quindi di pubblicare queste mie poche righe di risposta in qualità di Delegato del Rettore per l’Internazionalizzazione, Responsabile Erasmus dell’Ateneo e Presidente della commissione per la selezione di cui sopra.
Lo studente, in maniera assai polemica, accusa l’ufficio mobilità internazionale (UMI) d’ateneo e la commissione del bando di essere stati imprecisi, inefficienti e poco chiari nelle informazioni fornite agli studenti e aggiunge che il nostro Centro informatico d’ateneo (CEA) abbia mal gestito il caricamento dei documenti richiesti dal bando.
A mio avviso lo studente in questione dovrebbe rammaricarsi invece per non aver controllato bene la domanda presentata, come hanno fatto tanti altri suoi colleghi.
Ritengo importante precisare che, per tutta la durata del bando, l’UMI e il CEA sono stati sempre a disposizione degli studenti, che hanno potuto beneficiare di una casella di posta dedicata per eventuali dubbi, difficoltà e piccoli malfunzionamenti del sistema informatico. In quei pochi casi in cui è successo un problema di caricamento, si è provveduto tempestivamente a risolverlo. Nessuna richiesta risulta a mia conoscenza non evasa. Lo studente in questione evidentemente non ha mandato nessuna mail alla casella dedicata per segnalare la sua difficoltà, che altrimenti sarebbe stata risolta prima della chiusura della raccolta delle candidature.
Ben 302 studenti sono riusciti a caricare regolarmente i documenti, a fronte di un limitato numero di persone che dicono di aver riscontrato questa difficoltà. Non credo affatto che la commissione abbia “beffato” gli studenti, poiché la prima lista di idonei pubblicata aveva l’unico scopo, come specificato nel bando, di verificare che l’invio online della candidatura fosse avvenuto regolarmente. La verifica delle candidature è avvenuta unicamente in data 22 settembre 2016, in presenza di tutti i commissari nominati con Decreto Rettorale. Inoltre non è stata “falciata” nessuna domanda completa che corrispondesse ai criteri espressi nella pagina del bando, come invece lo studente dichiara.
L’obbligo di presentare l’autocertificazione linguistica dell’esame sostenuto o di eventuali altre certificazioni di lingua acquisite era chiaramente previsto dall’art.5 del bando, che non prevedeva nessuna forma sostitutiva di verifica automatica della carriera degli studenti sul portale da parte della commissione. Inoltre, gli studenti di lingue, in diversi casi, hanno saggiamente allegato la carriera triennale per dimostrare di aver superato più di un esame universitario della lingua indicata nella lettera di accettazione.
Pertanto le osservazioni dello studente risultano prive di fondamento e non risulta plausibile riammettere tutti coloro che hanno fatto errori nella presentazione della candidatura a svantaggio di chi diligentemente ha rispettato i criteri e le procedure previste dal bando.
Ovviamente i suggerimenti costruttivi sono sempre ben accetti e sono uno stimolo per migliorare sempre più la gestione dei bandi di mobilità internazionale, ma diversa cosa sono le lamentele anonime e diffamatorie sulla stampa.
Cordialmente
Andrea Rapisarda