
Immagini di piedi e bambini ritratti in pose erotiche. La polizia postale di Catania ha dovuto avviare delle indagini e, dopo aver perquisito le abitazioni degli indagati, ha fermato un gruppo di studenti.
Tutti 20enni, con residenza a Messina, Enna, Alessandria, Bologna, Ancona, Lucca e Massa Carrara, avevano costituito un gruppo virtuale, in cui si scambiavano immagini di minori. Solo alcuni dei giovani avevano già dei precedenti per materiale pedopornografico; gli altri hanno, invece, sostenuto che non pensavano si trattasse di un reato.
Le operazioni, partite direttamente da Catania, hanno portato a perquisizioni domiciliari e informatiche in tutta Italia. Nei computer sono stati rinvenuti dei veri e propri archivi di immagini pedopornografiche.
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