Al Monastero dei Benedettini si terrà una “maratona” dedicata al regista iraniano Abbas Kiarostami, scomparso qualche giorno fa.
Learn by Movies dedica uno speciale a Kiarostami con una lezione del corso di Storia e critica del cinema del Disum dedicata al regista iraniano seguita, alle ore 21.00, dalla proiezione del film “Il sapore della ciliegia”, a ingresso gratuito.
La giornata dedicata a Kiarostami è lunedì 11 a partire dalle ore 15.00. Il momento in ricordo di Abbas Kiarostami è stato organizzato per ricordare l’importanza del regista nel cinema mondiale.
L’incontro avrà inizio alle ore 15.00, aula 75 del Monastero, con una lezione del prof. Alessandro De Filippo, docente di Storia e critica del Cinema presso il Disum, dedicata a Kiarostami e realizzata con il supporto di cortometraggi, documentari e film e con il contributo dei docenti Luciano Granozzi e Fernando Gioviale, della regista Sonia Giardina e della giornalista culturale Maria Lombardo.
Il professore De Filippo così ha parlato del regista appena scomparso: “I suoi film, sempre rigorosi, sono il frutto di un’inquietudine che forza gli schemi conoscitivi, politici e religiosi dell’Iran post rivoluzione islamica. Nel mondo di Khomeini, Kiarostami apre al dubbio etico. E basterebbe questo per giudicarlo come un regista coraggioso. Ma la discontinuità maggiore, per quanto concerne il linguaggio cinematografico, è stata senza dubbio quella del metacinema, per rompere la continuità narrativa a favore della coscienza della complessità della rappresentazione”.
Alle 21.00, nel Cortile sud del Monastero, si terrà la proiezione speciale, in lingua originale con sottotitoli, del film che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1997 (ex-aequo con The sweet hereafter di Atom Egoyan): “Il sapore della ciliegia“.
“L’eredità di Kiarostami sta quindi proprio in questa scoperta della crisi del medium cinematografico – conclude il prof. De Filippo -, che si interroga sulla capacità primaria della sua missione, la rappresentazione della realtà. Forse per questo le sequenze memorabili del suo cinema ripartono dai bambini, dalle loro storie, dalla percezione di un mondo che cambia, che stupisce, di cui non si ha pieno controllo”.