Sono 25 mila i ricorsisti che possono partecipare al Concorso Scuola 2016 le cui prove sono iniziate qualche giorno fa.
Stando alle comunicazioni date si tratterebbe di 3 laureati ammessi a partecipare al Concorso Scuola, pur non essendo in possesso del titolo di abilitazione, ma l’Anief fa sapere che l’intenzione è quella di ammettere tutti i 25mila ricorsisti alle prove scritte.
I non abilitati che hanno fatto ricorso, in attesa che i giudici stabiliscano che il solo titolo di laurea sia sufficiente per poter insegnare, potranno sostenere le prove scritte. Prima di una risposta certa, tuttavia, trascorreranno molti mesi. In caso di superamento dell’esame l’iscrizione con riserva nelle graduatorie dei vincitori dovrà ulteriormente passare da un secondo giudizio cautelare.
La richiesta dei ricorrenti è stata accolta dal Consiglio di Stato, dopo le prime decisioni negative del Tar, ma non è stata una bella notizia per il Miur. Permettendo ai non abilitati di partecipare alle prove d’accesso viene meno uno dei requisiti di selezione che il Miur aveva predisposto nel bando, ma viene meno anche il valore dell’abilitazione. Il Tfa diventerebbe solo un surplus e non un titolo che garantisca l’accesso esclusivo al concorso. I ricorsisti hanno rivendicato il loro diritto di partecipare al concorso partendo dal fatto che se possono insegnare come supplenti è ingiusto che siano esclusi dalle procedure di selezione.
Con la loro immissione alle prove scritte i numeri del concorso aumenterebbero da 165 mila si arriverebbe a 190 mila.