Arrivano le buste arancioni con le stime Inps sulla pubblica previdenza futura. Entro l’anno arriveranno a circa 7 milioni e mezzo di lavoratori italiani del settore privato, invece agli statali saranno poste insieme al cedolino dello stipendio.
Un primo gruppo di buste arancioni saranno spedite già entro questa settimana e si tratta di circa 150 mila, come affermato dal Presidente Boeri e contengono l’avviso della stima della futura pensione dei lavoratori. Tuttavia si tratta di valutazioni poco realistiche perché basate su un sistema fin troppo ottimistico: infatti le congetture si basano su un Pil che cresce all’1,5% e una vita lavorativa senza buchi contributivi.
Lo strumento con cui vengono compiute si trova nel sito web dell’Inps e si chiama Progetica, società indipendente di consulenza in pianificazione finanziaria e previdenziale. Tuttavia non tutti i lavoratori sono in possesso del Pin e di quelli che lo hanno, soltanto un parte lo ha utilizzato per avere un piccolo anticipo sulla propria previsione previdenziale.
Dunque mossa negativa o positiva? Non sarebbe male se solo non rischiasse di creare delle illusioni per i calcoli delle pensioni degli attuali trentenni che magari potrebbero risultarne delusi in futuro!
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