Twitter e i social network convertono la loro home all’algoritmo di Facebook, non più cronologico ma basato sui gusti e sul gradimento dell’utente.
Il social network più usato è senza alcun dubbio Facebook e, senza paura di essere smentiti, possiamo assolutamente dire che tutte le scelte tecniche e di marketing fatte da Mr. Zuckerberg si sono rivelate bene o male vincenti. Il mondo di internet è fatto di “standard” e spesso capita che tra concorrenti ci si copi le idee migliori, più accattivanti e più fruttuose a livello di social media marketing. Succede tra Apple, Samsung e Huawei, succede tra Microsoft, Nintendo e Sony e, ovviamente, è successo e continuerà a succedere tra Facebook, Twitter e Youtube.
A volte la scelta di emulare si è dimostrata vincente, come la trasformazione delle stelline «favoriti» di Twitter nei più friendly cuoricini «like», e altrettante volte si è rivelato un flop, perché alcuni elementi sono proficui solo se utilizzati nella loro piattaforma d’origine.
Già da qualche settimana il maggior concorrente di Facebook, Twitter, ha dato la possibilità ai propri utenti di scegliere quale algoritmo usare sulle proprie bacheche: i più tradizionalisti hanno preferito continuare a vedere i tweet in ordine cronologico, col rischio di perderne qualcuno di proprio gradimento ma rispettando quella che dovrebbe essere la filosofia “istantanea” di una piattaforma di microblogging.
Non altrettanto democratica è stata la scelta di Mark per la sua piattaforma fotografica; chiunque si intenda un minimo di social sapeva che questo momento sarebbe arrivato. Facebook aveva già fatto questa scelta, seguita da tante critiche apocalittiche, nel 2009 e poteva solo essere questione di tempo il passo di uniformare il social network della fotografia, oramai da anni acquisito nella grande famiglia della “effe blu”.
Ovviamente le critiche sono tantissime e i messaggi scritti su Twitter ci illustrano in maniera molto sintetica il pensiero degli utenti rispetto a questa scelta.