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Infissi a pezzi, servizi sporchi e mancanza di carta igienica o sapone: secondo gli studenti dell’Università di Catania, tutto ciò che dovrebbe possedere un normale bagno pubblico, è invece qualcosa di eccezionale per le strutture universitarie.
Pochi giorni fa, gli studenti di Ingegneria hanno segnalato con video e foto la presenza di ratti nei bagni dell’edificio della Didattica, alla Cittadella. Dopo una prima denuncia, si sono moltiplicate le lamentele. Sono tante le immagini, ricevute tramite segnalazioni, che testimoniano lo stato di trascuratezza e di abbandono delle strutture universitarie, soprattutto in riferimento ai bagni.
“Generalmente – raccontano gli studenti – i bagni al mattino sono puliti, ma senza carta, senza sapone e senza asciugamani elettrici. Alcune maniglie sono rotte e ci sono infiltrazioni di acqua. Ci siamo lamentati diverse volte con la direzione, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta. La situazione va avanti così da almeno quattro anni”.
Dalle descrizioni dei ragazzi pare che le condizioni igieniche siano precarie. Non solo ratti, ma anche piccioni e blatte all’interno degli edifici. Proprio ieri, un’altra immagine è stata pubblicata sul gruppo Facebook di Spotted Unict: ancora un ratto, questa volta ci troviamo nelle scale interne, sempre nell’edificio della Didattica di Ingegneria. Dalle pagine del noto social network, decine e decine i commenti. Qualcuno ironizza sull’accaduto: “In Ingegneria amiamo molto gli animali”. Qualcun altro, invece, si arrabbia perché sostiene di pagare le tasse e di non ricevere adeguati servizi. Altri ancora suggeriscono: “Ma una bella disinfestazione no?”.
Disagi di questo tipo erano stati denunciati anche nei mesi scorsi e a farlo erano stati gli studenti del dipartimento di Scienze Umanistiche, in riferimento alle strutture e a i bagni del Monastero dei Benedettini. Da dipartimento a dipartimento, si tratta forse di un problema condiviso?
Potrebbe esserlo, ma ricordiamo che per quanto si possano aumentare i turni delle pulizie, gli studenti devono considerare che, anche se si tratta di bagni pubblici e frequentatissimi, ci vuole una buona dose di civiltà. Nel caso di ratti, topi, blatte e altri animali, che possono mettere a rischio l’igiene dei luoghi frequentati, la situazione diventa ancor più grave e la responsabilità non è di certo degli studenti.
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