Il Festival di Sanremo è davvero una scatola cinese, non si sa quasi mai chi interverrà tra l’esibizione di un cantante e l’altra. Forse è proprio questo elemento che, nonostante le critiche che oscillano tra il positivo e il negativo, continua a tenerlo vivo. L’edizione di Sanremo 2016 sarà sicuramente ricordata per la presenza di un grande ospite che ha regalato a tutta Italia una grande lezione d’umanità: Ezio Bosso.
L’artista, il compositore, il pianista e direttore d’orchestra ha commosso tutta Italia con le sue parole e il suo intervento musicale. Ezio Bosso è affetto da Sla, ma la sua malattia non gli ha impedito di continuare a vivere attraverso la musica ed è per questo che prima di salutare il pubblico del Festival ha esclamato: “La musica come la vita si può fare solo in un modo: insieme!”.
Un monito per l’Italia e per i suoi giovani, un monito e un esempio che hanno emozionato tutti i telespettatori e il pubblico in sala che lo ha salutato con una standing ovation perché come ha affermato Ezio: “la musica ci insegna ad ascoltare (…) la musica è una vera magia“.
Il suo è stato un insegnamento, così come lo è ascoltare il suo disco “La dodicesima stanza” presentato con queste parole: “Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell’ultima, che non è l’ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi”.