Abbiamo appena appreso che uno dei pilastri del Dipartimento di Scienze Umanistiche è venuto a mancare, la professoressa Gisella Padovani. Una docente che amava il suo lavoro e i suoi alunni e, forse, proprio questo faceva di lei una donna in grado di trasmettere tutto il suo sapere con passione, facendo amare la Letteratura Italiana Moderna ai suoi allievi.
Le aule sempre piene di ragazzi pronti ad ascoltare le sue spiegazioni adesso avranno il ricordo di una voce, molto debole negli ultimi tempi, ma sempre in grado di coinvolgere e di stimolare in tutti la voglia di conoscere e scoprire cosa si nasconde dentro le pagine della Letteratura. Con lei si leggevano i testi a lezione, con lei ci si interrogava e ci si poteva confrontare.
La professoressa Gisella Padovani ci ha lasciato un grande insegnamento: amare il proprio lavoro e la bellezza della Letteratura, nonostante le sfide che la vita ci pone di fronte. Lei che non ha mai abbandonato la sua aula, nonostante dovesse compiere il sacrificio quotidiano di raggiungerla. Lei che non ha mai lasciato la sua sedia vuota durante le ore di spiegazione, nonostante negli ultimi anni la sua voce fosse diventata flebile. Lei rimarrà l’esempio del docente da seguire e da cui trarre un grande insegnamento di vita.
Tutti i suoi alunni e l’intera redazione di LiveUnict si uniscono al dolore dei familiari per la perdita di una grande studiosa e donna e al nostro ultimo saluto vogliamo aggiungere quello di una sua allieva, Alessia:
“La prima volta è entrata in punta di piedi. L’aula era gremita, tanti studenti e pochi posti, le è bastato prendere il microfono per ristabilire la situazione. Si è presentata e ha iniziato la prima lezione del corso di Letteratura italiana moderna. Ricordo così il primo incontro con la prof. Padovani. Purtroppo, ci ha lasciato una delle professoresse che ha sempre dimostrato umanità ed ha saputo ascoltare i suoi studenti, legata fino alla fine alla sua professione, nonostante i problemi di salute. Ma una cosa in particolare mi è rimasta nella mia esperienza di studentessa. Il programma della prof. Padovani comprendeva una scelta particolare. Tra una pagina sul giornalismo e una su “Il Crepuscolo”, c’era anche “Vite dopo la tempesta”, il racconto pieno di dolore e di coraggio di alcune donne che hanno scelto di parlare apertamente del cancro. Una scelta singolare, che va ben oltre la tradizionale formazione e che rivela ancora una volta una grande umanità e sensibilità. Prof. Padovani la tempesta l’ha portata via con sé, ma il suo ricordo è ancora qui con noi“.
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