Un anno nuovo, un anno in più. È 581° dalla fondazione per l’Università di Catania, che stamattina ha celebrato l’anno accademico 2015/16 al Monastero dei Benedettini.
Dopo il corteo delle facoltà, l’anno si è aperto sulle note del coro del Teatro Massimo Bellini. Ad accogliere la comunità accademica, vi era il rettore Giacomo Pignataro, che ha discusso delle iniziative dell’Ateneo catanese e del ruolo dell’istruzione nel Mezzogiorno.
“Oggi più che mai – ha rilanciato quindi il rettore, rivolgendosi anche ai rettori ospiti Pietro Navarra di Messina, Fabrizio Micari di Palermo, Pasquale Catanoso di Reggio Calabria, Giuseppe Novelli di Roma Tor Vergata e ai prorettori Guerino D’Ignazio di Cosenza e Renato Masiani di Roma La Sapienza – dobbiamo riaffermare il ruolo fondamentale degli atenei nella nostra società, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, dove esso continuano a rimanere il luogo delle possibili opportunità per i nostri giovani.”.
Sono intervenuti alla cerimonia anche il direttore generale Portoghese, il rappresentanto del personale tecnico-amministrativo La Ciglia e il rappresentante degli studenti Angelo Crimi.
“Il riconoscimento – ha spiegato Angelo Crimi – dello status di studente lavoratore, atleta e in situazione di difficoltà rappresenta un segnale importante di un Ateneo attento alla vita dei singoli. Degni di nota anche gli interventi a favore del diritto allo studio, come il significativo implemento del part-time. Per il futuro sarebbe auspicabile la risoluzione di alcune criticità di carattere organizzativo nei corsi di laurea magistrale”.
“Sarà presto esaminato dal Cda – ha concluso il dott. Portoghese – anche il macro- progetto integrato che interessa la zona nord di via Santa Sofia e che riguarda i due nuovi siti del Polo medico-biologico (la Torre biologica) e del Polo tecnologico, nonché il Comparto 10, comprese le nuove aule del settore medico, il parcheggio Zenone, il nuovo sito per l’asilo nido e la zona del Polo bio-scientifico. Nell’ambito di tale progetto saranno attivati, con la stipula di apposite convenzioni, i servizi per i collegamenti “da e verso” il centro urbano, con condizioni agevolate per studenti e personale”.
A concludere la cerimonia è stato il prof. Massimo Cacciari, con un intervento su ‘Luoghi e Confini, in cui, fiducioso del ruolo delle università, ha affidato loro il timone del cambiamento: “Grande cambiamento di mentalità, devono guidare il risveglio dell’Europa, affinché essa inizi seriamente a meditare sull’’altra sponda’ e su se stessa, tornando ad essere ‘luogo’ attraverso il proprio ‘logos’”.